All’ex scalo merci oltre al parco sorgerà anche un polo scolastico
La conferma della Provincia. In autunno sarà pronta la variante urbanistica
VERONA Passo avanti per il progetto del futuro Central Park, nell’enorme area tra la Stazione di Porta Nuova e il quartiere di Santa Lucia. Il contratto tra le Ferrovie dello Stato e Signa Group è stato firmato ieri mattina, la Variante urbanistica sarà pronta in autunno, e intanto la proposta per il trasferimento all’ex scalo Merci di alcune scuole (a partire dall’Alberghiero, ma poi forse il Cangrande e diversi altri istituti) ha il via libera ufficiale da parte della Provincia, proprietaria di quegli edifici.
Ieri mattina sono tornati a Verona i big di Ferrovie e quelli di Signa Group, la multinazionale che ha vinto la gara di progettazione dell’area. E con la firma del contratto, parte ufficialmente la redazione della Variante urbanistica, che dovrebbe essere pronta tra autunno e fine anno. Dopo di che, la Regione darà il via alla vendita delle aree e saranno aperti i cantieri. A Signa Group (già al lavoro da tempo, e che adesso ha deciso di rafforzare i suoi uffici di progettazione) sarà garantito un diritto di prelazione sull’acquisto dei terreni e sul loro riuso. Il progetto è noto: tra Porta Nuova e Santa Lucia dovrebbe sorgere un grande parco pubblico sull’84 per cento della superficie totale (oltre 45 ettari). Cambierà anche la viabilità nella zona, con un nuovo sottopasso tra stradone Santa Lucia e via Albere. E a Porta Nuova, infine, sarà creata la nuova stazione dell’Alta Velocità. Lo stato dell’arte, subito dopo la firma del contratto, è stato illustrato dal sindaco, Federico Sboarina dalla vice presidente della Regione Elisa De Berti, dall’ad di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, da Heinz Peter Hager di Signa Group (che sta seguendo anche il riuso dell’ex Manifattura Tabacchi) e dal presidente della Provincia Manuel Scalzotto, che ha appunto confermato (in qualità di «proprietario» degli edifici che ospitano molte scuole superiori) il via libera al futuro Polo Scolastico. Sboarina ha sottolineato che «adesso, anche chi, qualche mese fa, lo dava come una fake news, parla del Central Park come qualcosa di concreto». De Berti, ha ricordato una data: «Era il 21 marzo 2018 – ha detto - quando in piazza Bra, mentre la Regione presentava nuovi treni, Sboarina e Zaia si sedevano al tavolo con l’allora ad di FS, Mazzoncini, ed ottenevano il primo sì al Central Park». Hager ha detto che «Signa Group ha deciso adesso di ampliare i professionisti incaricati alla stesura della variante urbanistica per accelerare ulteriormente in tempi». E a proposito di tempi, Lebruto ha ricordato sorridendo (ma non troppo) che «i privati stanno lavorando da mesi al progetto, ma non vedranno un solo euro fino al termine dell’iter, per cui hanno interesse ad accelerare…» Dall’opposizione, lo scetticismo di Michele Bertucco: «Praticamente non c’è nulla di nuovo – sostiene il leader di In Comune per Verona, nessuna parola sulle bonifiche da fare sull’area e l’area destinata a parco sarà solo il 50,2% dell’intera superficie mentre il parco verrà consegnato al Comune non attrezzato».