Corriere di Verona

Art Bonus: nuovi sponsor E nel 2023 in Arena arriverà anche La Scala

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VERONA «Il 31 agosto 2023, per la 100esima edizione del festival lirico, per la prima volta nella storia, all’Arena verrà il Teatro alla Scala». Con queste parole il sindaco e presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina ha annunciato la grande novità dell’anno che verrà. Il principale teatro d’opera d’inverno e il principale teatro d’opera per la stagione estiva uniranno le forze (non è ancora stato svelato altro) per quello che si preannunci­a un appuntamen­to epocale. Diventa oro tutto ciò che tocca la Fondazione Arena. Solo negli ultimi anni abbiamo assistito alla Prima dell’ente lirico in mondovisio­ne nel 2019 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi al miracolo di una stagione salvata nel 2020 con il posizionam­ento di un inedito palco centrale, nel 2021 al coinvolgim­ento delle maggiori istituzion­i artistiche e culturali del Paese e, inoltre, all’ideazione del progetto «67 colonne per l’Arena di Verona», premiato proprio ieri, nell’anfiteatro monumento cittadino, come miglior iniziativa Art Bonus 2021 dal Ministero della Cultura (su 365 concorrent­i). La raccolta fondi delle 67 colonne, in questo secondo anno, ha già superato i risultati della prima edizione ed è già aperta la lista d’attesa per i mecenati del 2023 che potrebbero, per la 100esima edizione, diventare proprio cento. «È un vantaggio per l’intera comunità che il valore dell’Arena, istituzion­e culturale d’eccellenza, sia riconosciu­to in tutto il mondo» ha dichiarato Sandro Veronesi, presidente del Gruppo Calzedonia e una delle prime due colonne insieme al Pastificio Rana. «Il progetto 67 colonne testimonia un esempio virtuoso – ha aggiunto il ceo Gian Luca Rana – che può ispirare altre realtà promuovend­o la collaboraz­ione del tessuto imprendito­riale a sostegno del patrimonio culturale del territorio».

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