Corriere di Verona

L’Hellas di Cioffi riparte sulle fasce

Faraoni e Lazovic, veterani gialloblù, tra i punti fissi di una filosofia costruita sulle corsie laterali

- Matteo Fontana

Il filo degli uomini di fascia per costruire il prossimo Hellas. La costante del Verona che ha conquistat­o tre (eccellenti) salvezze di fila sono stati anche loro: Davide Faraoni e Darko Lazovic.

Uno sulla destra, l’altro sulla sinistra, due «cilindri» che hanno sempre spinto forte, accendendo il motore della squadra, e che saranno tra i fulcri dell’Hellas di Gabriele Cioffi, com’è stato già con Ivan Juric e Igor Tudor. Decisivi in entrambe le fasi, abili quando spingono, affidabili­ssimi nel momento in cui devono coprire: una doppia garanzia per il nuovo tecnico del Verona, che tra l’altro proprio dalle corsie laterali ha tratto alcune delle cose migliori all’Udinese. Da una parte Nahuel Molina, dall’altra Destiny Udogie: così correvano (forte e bene) i bianconeri. Un interrutto­re da far scattare anche all’Hellas, dove il meccanismo sui binari esterni è una rodatissim­a specialità della casa. Basta guardare le statistich­e per capirlo in maniera dettagliat­a. Faraoni che già, arrivato a gennaio, nel mercato invernale, era stato fondamenta­le nella scalata verso la Serie A, nel 2019, nelle ultime tre stagioni ha segnato 13 gol e fornito 15 assist, qualifican­dosi come uno dei più efficaci laterali destri del campionato. Lazovic fu tra i primi giocatori richiesti da Juric, appena assunta la guida del Verona. Preso da svincolato al Genoa, Lazovic, con l’Hellas, in A, ha siglato 7 reti, servendo 20 assist.

Titolariss­imi per vocazione, imprescind­ibili, componenti del blocco storico dello spogliatoi­o, quello in cui ci sono anche Miguel Veloso, Koray Günter, Pawel Dawidowicz e Alessandro Berardi: un «comitato di sicurezza» che porta avanti valori e regole, aspetti più che decisivi per il rendimento del Verona non meno di quelli dettati dalla tecnica e dalla tattica. Nell’Hellas che molto cambierà, ci sono dei perni che non possono venire toccati e, di fatto, Faraoni e Lazovic lo sono. Al Verona sono legati da un contratto con eguale scadenza: il 30 giugno 2024. Rientrano nell’esclusivo «Club dei centenari», la lista cioè dei giocatori che hanno disputato più di cento partite in gialloblù. Per Faraoni, in tutte le competizio­ni, sono 127. Per Lazovic, 107. Quando ci sono loro, l’Hellas va sempre veloce. Ci sono delle giocate che mandano a memoria, dal triangolo mia-tua di Lazovic sulla corsia mancina al taglio per il tiro (di piede o di testa) di Faraoni. Tratti distintivi dei magnifici Verona di questo triennio.

Finito un ciclo, e che ciclo per altro, ora c’è da mettersi al lavoro per aprirne un altro. Con i senatori Faraoni e Lazovic sempre saldamente al proprio posto, a spingere e creare gioco sulle piste laterali.

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Davide Faraoni durante il match contro il Milan: 127 partite con il Verona, 13 gol e 15 assist
Turbo Davide Faraoni durante il match contro il Milan: 127 partite con il Verona, 13 gol e 15 assist

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