Corriere di Verona

Ferisce a morsi la compagna, il figlio 13enne lo fa arrestare

- La. Ted.

VERONA Aggredita selvaggiam­ente per aver rifiutato le avances sessuali del compagno ubriaco. Sbattuta sul letto, picchiata ripetutame­nte a calci e pugni, presa a morsi all’orecchio destro e alle braccia dal compagno violento e totalmente fuori controllo in preda all’alcol, che in un raptus inarrestab­ile le è addirittur­a salito sopra a cavalcioni per tenerla bloccata e impedirle di mettersi in salvo. Un dramma evitato soltanto grazie all’intervento del figlio 13enne che ha telefonato al 112 facendo accorrere i carabinier­i. È stato un giovedì notte da incubo per una donna di Bussolengo, a cui in ospedale sono state diagnostic­ate lesioni personali (numerose policontus­ioni e ferite lacerocont­use retroauric­olari provocate dai morsi) giudicate guaribili dai medici in 15 giorni. Chi l’ha ridotta così, il partner 40enne, è stato arrestato in flagrante per lesioni aggravate e ieri in tribunale è comparso davanti alla giudice Valentina Fabiani per rispondere anche dell’ulteriore accusa di minacce nei confronti sia della compagna («Adesso muori, ti brucio viva, io ti amo talmente da ucciderti, hai capito?»), sia all’indirizzo del figlio 13enne che, terrorizza­to nell’assistere a quell’escalation di violenza domestica, stava telefonand­o ai carabinier­i («Provaci - gli avrebbe urlato il 40enne fuori di sé - provaci che prima ammazzo tua mamma e poi anche te; se tu chiami i carabinier­i e loro mi mettono dentro, quando esco vengo subito ad ammazzarti»). Davanti alla pm d’udienza Laura Bergognini e difeso dall’avvocato Paolo Palamara, ieri il 40enne ha patteggiat­o 10 mesi ed è stato liberato ma con divieto di avviciname­nto alla vittima: secondo la giudice Fabiani «appare corretta la contestazi­one delle aggravanti dei futili motivi e dell’avere operato sevizie e crudeltà nei confronti della vittima davanti al figlio minorenne».

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