Corriere di Verona

La tragedia e la burocrazia «Urgente il semaforo»

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VALEGGIO SUL MINCIO (f.s.) Si terranno alle 15 di martedì a Novagli di Montichiar­i i funerali di Adrian Andrei Costin (foto) , il 18enne di origine rumena di Remedello, nel Bresciano, morto mercoledì all’incrocio tra via Marengo e via Sei Vie, a Valeggio sul Mincio, al confine con il Mantovano, dopo lo scontro con un Tir. Con lui, nella Opel Corsa divenuta una carcassa, la fidanzata di appena 17 anni di Peschiera, trasportat­a in elisoccors­o all’ospedale di Brescia e ricoverata in prognosi riservata. Il camion viaggiava sulla Sp27 verso Valeggio da Marmirolo quando, nell’attraversa­re l’incrocio, si è scontrato con l’auto della vittima, che giungeva da una strada secondaria. Un incrocio, quello che unisce Marmirolo e Pozzolo, nel Mantovano, con Valeggio che da tempo è indicato come pericoloso, dove già in precedenza si sono verificati incidenti anche mortali, e su cui era in programma da tempo la realizzazi­one di un semaforo intelligen­te. Un progetto su cui hanno lavorato in sinergia i Comuni interessat­i, insieme alla Provincia scaligera, titolare dell’arteria. A confermarl­o è il sindaco di Valeggio, Alessandro Gardoni: «Si tratta di un incrocio da sempre pericoloso. Me ne sono occupato a febbraio 2021 coinvolgen­do la Provincia, che è ente competente e che non si è sottratta. Assieme agli altri Comuni abbiamo individuat­o la soluzione, condivisa dai tecnici della Provincia, in un semaforo intelligen­te. In meno di un anno è stata acquistata l’area privata per i lavori, con il Comune quale parte attiva. Il progetto ora deve essere concluso, speriamo nel più breve tempo possibile». Sulla soluzione semaforica si è espresso anche il sindaco di Marmirolo, Paolo Galeotti che sulla Gazzetta di Mantova afferma: «Lo scorso anno ci siamo fatti parte attiva per risolvere il problema dell’esproprio. Ora attendiamo che la Provincia di Verona presenti il progetto definitivo». Provincia che risponde con il presidente Manuel Scalzotto: «Ci eravamo attivati con i Comuni ed erano usciti anche i tecnici. Si attendeva quella che poi è stata una cessione diretta del terreno da parte del privato, per poi chiudere l’opera. Ora siamo in essere con la procedura. Attendiamo i tempi tecnici dando la nostra disponibil­ità a procedere il più celermente possibile. Ci si sta lavorando da prima dell’incidente, che purtroppo resta una tragedia».

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