Il sindaco non è tornato «Appoggiare Sboarina? Decide tutta la coalizione»
L’ex Sceriffo di Palazzo Barbieri ammette il risultato deludente ma avverte il centrodestra: «Due terzi dei veronesi sono contro l’amministrazione uscente» Tosi rimane freddo: «Da lui finora nessun riscontro alle mie proposte»
VERONA No, il sindaco non è tornato. Questa volta la partita la giocava lui, in prima persona, perciò la sconfitta ha un sapore anche più agro. Cinque anni fa, da sindaco uscente e non ricandidabile per raggiunto limite dei due mandati consecutivi, aveva dovuto mandare avanti la futura moglie, Patrizia Bisinella (come lui ex leghista), che prese il suo 23,5% e arrivò pure al ballottaggio. Oggi, invece, Flavio Tosi è fuori dai giochi per la conquista di palazzo Barbieri, terzo classificato in una competizione dove il podio non esiste. O meglio, è fuori dallo spareggio decisivo ma è ancora dentro, almeno per i prossimi 15 giorni, alle strategie che porteranno a determinare il vincitore finale: dove, se non nel contiguo bacino tosiano, potrà andare a pescare Federico Sboarina, nel tentativo di ribaltare il sorprendente risultato ottenuto al primo turno da Damiano Tommasi?
Il diretto interessato lo sa bene, quando si presenta alle 6 del pomeriggio nella sede elettorale in via delle Nazioni. Deluso, è deluso («Il risultato non può essere soddisfacente - ammette senza reticenze -, la bassa affluenza ha giocato un ruolo pesante però bisogna accettare il verdetto delle urne, sì, pensavo di raccogliere di più»), ma lo spirito del combattente non l’ha abbandonato: «Dieci anni fa, quando mi sono ripresentato da sindaco uscente, ho vinto al primo turno con il 57% dei voti. Il dato evidente di oggi è che l’amministrazione in carica - è il primo messaggio, recapitato in anticipo a quanti dovessero venire a bussare alla sua porta - ha raccolto appena un terzo dei consensi di quel 55% di elettori che è andato a votare: insomma, due terzi dei veronesi sono contro l’amministrazione di Sboarina».
E dunque, potreste appoggiarlo al ballottaggio? Risposta assai fredda di Tosi: «Io riHanno
mango al fatto che, in campagna elettorale, c’era stata una nostra chiara apertura: avevo dichiarato pubblicamente che mi sarei impegnato a sostenere il sindaco uscente al ballottaggio se lui avesse fatto altrettanto nei miei confronti. Da Sboarina e dal suo partito non è mai arrivata alcuna risposta».
un bel dire, i caporioni nazionali (con Salvini in testa), che il centrodestra, se si fosse presentato unito, a Verona avrebbe già vinto. Il punto è, come ribadiscono le parole a caldo di Tosi, che il centrodestra, a Verona, è tutto fuorché unito, e non è affatto detto che il presunto interesse comune a vincere il ballottaggio sia un collante sufficiente a ricompattarlo.
«Forza Italia - ribadisce Tosi - aveva fatto una proposta che poteva tenere insieme la colazione: consideriamo il primo turno come le primarie del centrodestra e poi, al ballottaggio, lo sconfitto sosterrà lealmente il primo classificato. Anche su questo, da Sboarina e da suoi nessun riscontro».
Andrà a finire che Tosi e i suoi potrebbero appoggiare allo spareggio il candidato del centrosinistra, magari in dispetto ai silenzi di Sboarina, il quale a buona parte dei tosiani sta pacificamente sullo stomaco (e viceversa) ? «Non c’è alcuna urgenza di decidere spazza in tribuna Tosi -, dobbiamo ragionarci sopra a mente fredda. Le dimensioni del risultato di Tommasi sono oggettivamente inaspettate, non soltanto per me ma per tutti, però non si può negare il fatto che la maggioranza degli elettori veronesi abbia dato il suo voto alle forze di centrodestra. Ora bisogna vedere se questa maggioranza si potrà ricomporre al ballottaggio: noi abbiamo 9 liste in squadra, dovremo confrontarci e prendere insieme una decisione, che sia per l’appunto di tutta la coalizione. Anche sulla base dei programmi dei due candidati per la città: noi un programma ben fatto ce l’avevamo, direi quello fatto meglio di tutti, e nelle alleanze non possiamo prescindere da alcune idee forti che abbiamo per il futuro di Verona». Ma nel futuro di Verona, intanto, un Tosi-bis non ci sarà.
23,9 La percentuale Flavio Tosi, sostenuto da 9 liste di area moderata (compresa Forza Italia), è stato il terzo candidato sindaco più votato, sfiorando il 24% dei consensi