Ciclovia del Garda: «Progetto unitario e condiviso»
Convegno a Valeggio sulla grande opera. De Berti: «Sarà l’asse portante di un sistema di rete»
VALEGGIO Regioni e Province gardesane, con comunità del Garda e operatori di settore, tutti attorno ad un tavolo a Valeggio sul Mincio per un convegno dedicato alla Ciclovia del Garda. «Questo progetto unitario e condiviso fra Regioni confinanti favorirà lo sviluppo di una fruizione del territorio più sostenibile, con collegamenti di inter modalità tra barca e bici. Si tratta di una sfida importantissima non solo per Trentino, Veneto e Lombardia: una volta realizzata, lungo il Garda vedremo un’opera di valenza nazionale ed internazionale», il discorso di ieri in apertura al convegno della vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti.
Sono state illustrate le caratteristiche della Ciclovia ad anello che circumnaviga il Benàco: andrà a connettersi con l’itinerario 7 della rete europea ciclabile EuroVelo 7, attraversando 26 comuni, (4 in Trentino, 14 in Lombardia, 8 in Veneto), per una lunghezza totale di 165 km, di cui 68 in territorio veronese. Il costo previsto è di 344 milioni e mezzo, di cui 120 e mezzo destinati alla sponda veneta. L’iter di attuazione nel 2021 ha visto la consegna al MIMS del progetto di fattibilità tecnico economica dell’intera ciclovia, cui è seguita, con deliberazioni di Giunta regionale, l’approvazione di specifici accordi di programma per l’individuazione e la realizzazione congiunta dei primi lotti funzionali con le amministrazioni comunali interessate. Sulla sponda veneta in sostanza sono due i tratti pronti a partire: quello nel comune di Torri del Benaco con un impegno di spesa di quasi 10 milioni per il 2° lotto funzionale; ma è l’accordo sottoscritto dalla Regione con i Comuni di Peschiera, Castelnuovo e Lazise, che ha l’urgenza di attuazione, (quadro economico di quasi 6 milioni): in quel breve tratto, circa 2 km, inizieranno i lavori nel primo semestre dell’anno prossimo, in quanto quest’anno dovrebbero concludersi sia la progettazione esecutiva che l’indizione della gara d’appalto per il tracciato che parte da Gardaland (Castelnuovo del Garda) e arriva ad inizio Pacengo (Lazise). «La Ciclovia del Garda sarà l’asse portante di un sistema a rete che, una volta realizzato, consentirà la fruizione cicloturistica anche delle zone più interne dell’area gardesana: per i tratti ad oggi esistenti, ha già un alto livello di frequentazione pedonale e ciclabile», ha concluso De Berti.