Su il sipario in Gran Guardia per «Amarone Opera Prima»
Protagonista l’annata 2017 all’evento del Consorzio Valpolicella
VERONA Nemmeno il caldo africano lo intimorisce, d’altronde lui è il re e dinanzi al re ci s’inchina. Si apre oggi In Gran Guardia «Amarone Opera Prima», l’evento speciale, organizzato dal Consorzio Tutela vini Valpolicella, che sostituisce per quest’anno il format originario di «Anteprima Amarone» annullato lo scorso febbraio per la pandema.
Sono 40 le cantine presenti oggi e domani alla Gran Guardia; e al centro c’è lui, il grande rosso: «E’ arrivato il momento di far emergere la versatilità dell’Amarone - spiega il presidente del Consorzio Valpolicella, Christian Marchesini - e di liberarlo da un preconcetto che non tiene conto dell’evoluzione stilistiria ca e poliedrica del nostro vino premium. Si tratta di un percorso che, senza rinunciare all’identità, intende valorizzare un cambiamento già in atto tra i produttori della Valpolicella. Siamo convinti che l’Amarone possa essere interpretato in maniera innovativa, attraverso l’esplorazione di nuovi canoni del gusto. Un passaggio fondamentale per rispondere all’esigenza condivisa di riportare il settore horeca, e in particolare l’alta ristorazione, al centro della nuova strategia di azione e di promozione del Consorzio».
L’annata sulla quale si alza il sipario della Gran Guardia è la 2017, ma la rassegna è pure motivo di incontro e dibattito: ad «Amarone: analisi di un’eccellenza italiana. Un confronto comparato in uno scenario di incertezza» indagine condotta da Banco BPM Funzione Studi & Ricerche, seguirà «Amarone e i miti dell’ospitalità veneta, tra stoe leggenda» con Mauro Lorenzon, noto oste veneziano. I cancelli d’ingresso al pubblico apriranno nel pomeriggio, alle 16. Operatori e wine lover avranno a disposizione anche la giornata di domani.
Un appuntamento che riunisce produttori, giornalisti, operatori ed appassionati attorno al grande rosso della tradizione enoica veronese. Un ‘eccellenza affermata nel mondo che in occasioni come queste può mostrarsi e raccontarsi; m a anche una realtà che con un giro di affari da 600 milioni di euro all’anno continua a correre.
Marchesini È arrivato il momento di far emergere la versatilità dell’Amarone