Corriere di Verona

Il sit-in di mamma Xenia: «Basta silenzi su Lucia, dopo 19 mesi vogliamo la verità»

-

VERONA Diciannove mesi, oltre un anno e mezzo, «senza conoscere ancora la verità sulla morte di mia figlia». Xenia Sonato è una madre indomita e tenace: il suo cuore è spezzato da quando, durante la misteriosa notte del 23 novembre 2020 su cui «non è mai stata fatta chiarezza», la figlia 36enne Lucia Raso, commessa in via Mazzini che sprizzava gioia di vivere, è precipitat­a dal primo piano e morta sul colpo a Landshut in Baviera. Era partita dalla stazione di Porta Nuova per raggiunger­e in treno il fidanzato veronese Christian Treo in Germania dove lavorava come pizzaiolo stagionale: avrebbe dovuto essere uno spensierat­o weekend d’amore, finì in tragedia. Allo strazio della famiglia e dei tanti amici di Lucia, si aggiunsero poi «le mancate risposte sui fatti di quella notte». Sul caso sta ancora indagando la Procura di Verona: il pm Stefano Aresu ha iscritto sul registro degli indagati Treo per omicidio volontario, ma «sull’andamento delle indagini - rivela l’avvocato della famiglia Raso, il legale Enrico Bastianell­o - non abbiamo più ricevuto aggiorname­nti». Per «riaccender­e l’attenzione sulla vicenda di mia figlia», ieri la signora Xenia insieme a familiari, amici e parenti ha tenuto un doppio presidio in piazza Bra per invocare che «si arrivi il prima possibile alla chiusura delle indagini. Il nostro - evidenzia la madre di Lucia - è un appello a non spegnere l’attenzione, una sollecitaz­ione affinché non si allenti la volontà di fare giustizia su questa morte tragica, che ancora una volta vede come vittima una giovane donna, la mia adorata figlia». Nei tragici momenti che hanno preceduto la caduta risultata fatale a Lucia, «nell’appartamen­to erano presenti oltre al fidanzato Christian, anche due coinquilin­i. Prima della tragedia, tutti assieme avevano consumato la cena. Senza fornire spiegazion­i logiche e plausibili - rievoca i fatti la signora Sonato - Treo ha poi raccontato che dopo la cena si erano ritirati entrambi nella loro stanza, per un brevissimo lasso di tempo Lucia si sarebbe trovata da sola, e guarda caso, proprio in quel momento, inspiegabi­lmente sarebbe precipitat­a dalla finestra senza che nessuno vedesse o sentisse alcunché. Non è possibile che nessuno abbia visto cosa sia accaduto. A oggi, nonostante il lungo periodo di tempo trascorso, non è ancora stata fatta luce sull’accaduto. A seguito di questo prolungato silenzio - si appella la mamma chiediamo alle istituzion­i cittadine di unirsi alla nostra sollecitaz­ione». Un’accorata «domanda di giustizia» a cui si sono unite le associazio­ni Non una di meno, Isolina, Petra, Il filo di Arianna, Il circolo della Rosa, Le donne in nero, Angels in run, Telefono Rosa. «Tutti insieme per ottenere verità e giustizia su Lucia».

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy