Viva per miracolo, ora lotta con il figlio contro la violenza
Laura Roveri e il suo Lorenzo tra gli allievi-poliziotto
Nel 2014 viva per miracolo dopo le coltellate dell’ex compagno, da allora testimonial della lotta alla violenza sulle donne: la rinascita di Laura Roveri, la nuova vita di questa donna coraggiosa porta adesso il nome del figlio Lorenzo, che ieri l’ha accompagnata a rievocare la sua storiasimbolo ai giovani allievi della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda. Un millimetro e otto tra la carotide e la lesione che l’ha quasi uccisa 8 anni fa: è questo lo spazio dentro cui Laura ha ricostruito la sua identità. Quella di donna e vittima sopravvissuta al tentato omicidio del suo ex compagno. Sedici coltellate da cui si è salvata per miracolo, ma soprattutto grazie ai medici e alla sua determinazione. Accadeva il 12 aprile del 2014, quando Laura di anni ne aveva 25. Poi due mesi di prognosi riservata, diversi interventi, tra cui uno durato dieci ore a seguito di un’aneurisma seguito alle lesioni ricevute e una vita da rimettere tutta in piedi. «Ma mi sono detta che avevo un’altra occasione e non volevo sprecarla rimanendo incastrata nel mio trauma e nel mio dolore». Ieri alla Scuola di Polizia di Peschiera del Garda, ha portato la sua testimonianza-choc e le sue parole hanno suscitato emozione nei 118 agenti in prova. «I giovani poliziotti sono rimasti colpiti dal suo coraggio e dal suo impegno, nella lotta alla violenza di genere». Il direttore della Scuola, Gianpaolo Trevisi, nel presentarla ha detto: «Più di mille pagine di giornali e di mille ore di trasmissioni, la testimonianza di Laura contribuirà a far crescere ancora di più in voi l’indispensabile capacità di ascolto che un poliziotto deve avere davanti a ogni vittima e in particolare davanti a chi non viene a denunciare il furto di un gioiello prezioso, ma piuttosto il furto sei propri sogni e della propria vita».Al termine Laura ha voluto fare una foto con tutto il corso e con suo figlio Lorenzo, che è di certo «il simbolo più bello della rinascita di Laura, che è riuscita a sopravvivere per 1,8 millimetri».