Casale al Monza, l’affare è allo sprint Al Verona otto milioni più bonus
L’Hellas si appresta ad incassare la sua prima plusvalenza sostanziosa per il gioiello del vivaio
La prima cessione eccellente dell’Hellas è allo sprint. Nicolò Casale è vicino al passaggio al Monza. L’intesa tra i club è già stata raggiunta, ora rimane da definire quella del difensore con la società di Silvio Berlusconi.
L’affare è in chiusura per una cifra vicina agli otto milioni di euro, più i bonus, che porterebbero, ove scattassero, a un totale di 10 milioni di euro. Il Monza ha superato la concorrenza della Lazio, che già nel corso del mercato di gennaio aveva cercato Casale. In inverno, il Verona aveva declinato le offerte biancocelesti, rinviando ogni valutazione all’estate. La Lazio è tornata alla carica in queste settimane (Maurizio Sarri ha messo in cima Casale in alto nella lista delle richieste), ma il Monza si è mosso con forza e ha convinto l’Hellas.
Nel frattempo, per Casale c’è stato anche l’interessamento del Napoli. Il Verona ha virato verso un’altra soluzione. L’incontro tra l’agente del giocatore, Mario Giuffredi, e Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, metterà un punto chiaro sulla trattativa. Una volta che sarà scattato il via libera, Casale si sottoporrà alle visite mediche, che sono state programmate per oggi. Per il difensore è pronto un ricco contratto pluriennale, con il trasferimento in una squadra che è sì una neopromossa, ma più che mai «atipica», dati gli investimenti che il Monza ha la possibilità di effettuare.
In sostanza, l’Hellas si appresta a realizzare una plusvalenza sostanziosa: Casale è cresciuto nel settore giovanile gialloblù, ha vestito fin da bambino la maglia del Verona, di cui è da sempre tifoso. E con questa stessa maglia si è affermato in Serie A, nell’ultima stagione, dopo essersi formato in prestito al Perugia, al Prato, al Südtirol e, di seguito, crescendo col Venezia e l’Empoli, guidato in panchina da Alessio Dionisi, che l’avrebbe voluto con sé al Sassuolo, un’estate fa. Dopo, invece, c’è stato il ritorno all’Hellas per vivere un’annata indimenticabile, culminata con la chiamata per uno stage a Coverciano con la Nazionale italiana.
Da parte del Verona, la decisione di cedere il cartellino di Casale è stata precisa: è uno dei pezzi pregiati della rosa, è nella lista dei partenti con Giovanni Simeone, Antonin Barak e Ivan Ilic. Le esigenze di cassa e gli equilibri di bilancio non sono derogabili per l’Hellas: la «politica economica» tracciata dal patron Maurizio Setti è netta.
Di qui il commiato imminente di Casale, aspettando che vadano all’incastro le trattative per gli altri tre nomi di spicco in uscita. Per Simeone avanzano gli spagnoli del Siviglia, per Barak c’è il Napoli (che ha, però, frenato), per Ilic c’è la richiesta della Lazio. Non è intenzione
del Verona privarsi di altri profili di rilievo, per questo sono stati dichiarati incedibili Gianluca Caprari (pure cercato dal neopromosso Monza) e Adrien Tameze (che piace a Napoli, Fiorentina e ai turchi del Besiktas). L’Hellas, in entrata, ha delineato gli innesti di Thomas Henry, Roberto Piccoli e Milan Djuric in attacco, mentre per la difesa continua a parlare con l’Arsenal per arrivare ad un accordo sull’ingaggio di Pablo Marì. Lo spagnolo ha uno stipendio extra-large (1.5 milioni di sterline all’anno) e il Verona lo prenderà solamente se i Gunners contribuiranno a pagarne un’ampia fetta. Questo è l’Hellas che cambia.
Gli altri big in uscita
Pressing del Siviglia su Simeone, per Barak c’è il Napoli. La Lazio intanto chiede Ilic