I pompieri (stremati) chiedono più risorse
VERONA Siamo a corto di risorse. Questo, in sintesi, il grido d’allarme lanciato dai sindacati dei vigili del fuoco scaligeri, che chiedono, tramite una nota inviata al comandante provinciale, al prefetto e al direttore regionale, un incontro per sollecitare l’intervento da Roma per trovare soluzioni a una situazione divenuta insostenibile, soprattutto in questa torrida estate che, tra incendi per la siccità e altri interventi, obbliga i pompieri a dover richiamare colleghi dalle ferie, per poter svolgere in maniera efficace le missioni giornaliere a cui sono chiamati. Negli ultimi 30 giorni – si legge nella nota - gli interventi svolti sono stati oltre 700, con personale in servizio carente rispetto alle dotazioni organiche e sottodimensionato alle esigenze del territorio. Incendi sterpaglie e vegetazione, ma anche in ambienti di lavoro e locali adibiti alla fornitura di energia elettrica, che in alcuni casi hanno visto impegnate decine di operatori provenienti da tutta la provincia col supporto di squadre della regione lasciando sguarnite per molte ore grosse porzioni di territorio. Lacune che vanno a influire negativamente anche sulle attività di ricerca e salvataggio dispersi. Andrea Residori, della Cgil, si chiede come mai «nonostante dalla presidenza del Consiglio si raccomanda una più efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia urbanorurale suggerendo un rafforzamento straordinario per un miglior approccio integrato alla gestione del rischio da incendi boschivi, coinvolgendo maggiormente la componente statuale, nei fatti le persone sono sempre quelle?». Il corpo dei pompieri chiede, dunque, garanzie a supporto degli interventi da mettere in campo a salvaguardia dei cittadini e della sicurezza degli operatori nelle operazioni di soccorso.