Il prof è ancora in cattedra «Partire forte e in fretta»
Hellas, Veloso resta il riferimento: «Cioffi? Esigente e chiaro, mi piace»
E pensare che quando arrivò all’Hellas, nell’estate del 2019, i più erano convinti che Miguel Veloso fosse ormai giunto all’ultimo chilometro della carriera.
Di anni ne sono passati tre, lui è sempre lì. Anzi: del Verona è il capitano, il leader, il riferimento nello spogliatoio. E l’Hellas ricomincia dal Professore. «L’obiettivo resta la salvezza», dice il giocatore portoghese. Il Verona è in ritiro a Primiero San Martino di Castrozza e accelera subito la preparazione sul campo di Mezzano. Doppia seduta di allenamento, ieri. La stagione, a guardar bene, è già in vista: la Coppa Italia il 7 agosto con la vincente della partita tra Palermo e Reggiana. Poi, a Ferragosto, il debutto in campionato, al Bentegodi, col Napoli, in una gara in cui Veloso non ci sarà, squalificato. «Voglio esserci in tutte le altre trentasette — sorride — anche perché negli ultimi due anni sono stato frenato dagli infortuni». Lui resta, come resta pure il blocco dei veterani dell’Hellas. A cambiare, invece, è stata l’area sportiva del Verona, con il saluto di Tony D’Amico, andato all’Atalanta, e la partenza di Igor Tudor, che sarà il nuovo allenatore dell’Olympique Marsiglia. Al loro posto, Francesco Marroccu e, in panchina, Gabriele Cioffi. «Ringrazio tanto sia D’Amico, che ci ha dato moltissimo, che Tudor — sottolinea Veloso — al loro posto sono arrivate delle figure nuove, competenti: ci daranno un forte contributo. Con Cioffi il feeling è scattato subito. È un allenatore molto esigente. Mi piace, è una persona che parla in maniera diretta, con chiarezza».
E, subito, il riferimento all’ambiente solido e sereno che può rappresentare il valore in più nell’annata. «Qui ha trovato uno spogliatoio unito, fatto di ragazzi che hanno voglia di crescere e imparare il suo metodo di lavoro, il suo gioco. Serve farlo in fretta, ci aspetta un campionato atipico. Si inizia presto e dopo c’è la sosta per i Mondiali». Cinquantadue giorni senza Serie A, un’incognita per tutti, con la certezza che ogni squadra punterà allo sprint in avvio. Osserva Veloso: «A essere fondamentale è il gruppo. Il successo di una squadra passa da qui. Il nostro è fatto di amici. Tocca a noi “vecchietti” aiutare chi arriva a inserirsi bene in una realtà bella come quella del Verona». Veloso il Professore, per la qualità e la classe, e l’esempio per i giovani dell’Hellas, da Filippo Terracciano — cui, l’anno scorso, proprio nel ritiro di Primiero San Martino di Castrozza, fece da improvvisato barbiere, rapandolo a zero, tra le risate dei compagni di squadra — a Diego Coppola (che arriverà oggi), entrambi schierati dal ct dell’Italia Under 19, Carmine Nunziata, negli Europei di categoria disputati nelle scorse settimane in Slovacchia. Un mix tra esperienza e forze fresche che è servito e servirà ancora di più.
«Tutti i ragazzi della Primavera che si allenano con noi sono bravi, e non solo a livello calcistico. Pronti per imparare, ascoltano. Un nome? Coppola, nell’ultimo anno ha mostrato il suo valore».