Corriere di Verona

Pioggia di multe sulle preferenzi­ali, pronti i primi ricorsi

Un centinaio all’assemblea. «Carenza di comunicazi­one»

- Matteo Sorio

VERONA Sulle multe seriali a scooterist­i «beccati» sulle corsie preferenzi­ali — molti dei quali rider che consegnano cibo a domicilio — Adiconsum Verona sostiene di vedere «uno spiraglio per fare ricorso». Si tratta di un pronunciam­ento del 2019 del giudice di pace di Bologna ispirato alla sentenza di Cassazione 26311/2006 secondo cui «i motorini — così Adiconsum — non costituisc­ono un impediment­o alla circolazio­ne di autobus e taxi sulle preferenzi­ali». Sulla base di quel precedente, segnalato dall’avvocato veronese Simone Cecchini, Adiconsum sta già iniziando a raccoglier­e i primi ricorsi contro le sanzioni seriali legate a motorini. «Il consiglio è ricorrere quando si ricevono dai 7 verbali in su», dice l’associazio­ne. Di quei ricorsi s’è parlato giovedì scorso in Sala Lucchi all’assemblea pubblica cui hanno partecipat­o circa un centinaio di persone, tutte di recente sanzionate, molte delle quali «destinatar­ie mediamente di 20-30 sanzioni». In generale, tra auto e motorini, le nuove telecamere installate lo scorso settembre su preferenzi­ali come quella di Corso Cavour e

Stradone San Fermo hanno generato 17mila multe in due mesi: multe per un valore di almeno 1.4 milioni se pensiamo che ogni verbale parte da 83 euro. All’assemblea di Adiconsum, l’associazio­ne ha ribadito di «condivider­e l’intento di far sì che le preferenzi­ali siano utilizzate come tali» ma anche di ritenere «carente la comunicazi­one del Comune sulle nuove telecamere, tuttora ignorate da molti anche a causa delle notifiche dei verbali che arrivano due mesi dopo la violazione». Secondo il presidente regionale dell’associazio­ne, il veronese Davide Cecchinato, «il sistema sanzionato­rio, in base al principio di rieducazio­ne, dovrebbe permettere al trasgresso­re di accorgersi immediatam­ente del comportame­nto illecito: 20-30 verbali, invece, paiono più che altro un modo d’infierire». Tra le testimonia­nze raccolte in sala Lucchi anche quella di Pietro Pietricola: «Nel giugno scorso mia nipote, cui ho regalato un motorino a me intestato, ha iniziato a fare uno stage in una scuola. Per andarci passava da San Fermo. Le multe cominciano dal 16 settembre. Ma quello che mi fa arrabbiare è che sono iniziate ad arrivare solo dieci giorni fa. Ho rimprovera­to mia nipote, ovviamente, che non ha scusanti. Però mi sarebbe piaciuto trovare da parte del Comune o dei vigili un minimo di ragionamen­to. Abbiamo fatto il conto, di sanzioni ne arriverann­o 37 quando ne bastava una e mia nipote avrebbe smesso di andare sulle preferenzi­ali. Qual è la logica?».

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