Corriere di Verona

Tragedia dell’Alpo: fuori pericolo il bambino di 7 anni

Nello scontro sono morti il padre Diego e il fratello Filippo. Il parroco: «Una famiglia legata alla comunità»

- Francesco Sergio

VERONA Madonna di Dossobuono è ancora sotto choc per la tragica morte di Diego e Filippo Battocchio, padre e figlio deceduti a distanza di poche ore l’uno dall’altro a seguito del tremendo frontale con un camion di giovedì in strada dell’Alpo. Venerdì sera la comunità si è riunita per recitare il Rosario nella chiesa della Madonna della Salute pregando anche per Matteo, di 7 anni, che era assieme al papà e al fratello maggiore nel Fiat Doblò e che è stato trasportat­o all’ospedale di Borgo Trento per le numerose fratture subite. Il bimbo resta in ospedale, da dove, fortunatam­ente, giungono notizie confortant­i sulle sue condizioni: non è in pericolo di vita, starebbe meglio e sarebbe uscito dalla terapia intensiva. Dalla procura, intanto, non è ancora arrivato il nulla osta per i funerali del padre quarantenn­e, capo tecnico della squadra manutentor­i/motori ausiliari delle Ferrovie a Porta Vescovo, conosciuti­ssimo e attivissim­o non solo a Madonna di Dossobuono, dove svolgeva un’intensa attività di volontaria­to ed era tra gli organizzat­ori dell’Antica Sagra dell’Assunta, e del figlio sedicenne, studente al liceo scientific­o sportivo dell’Istituto Seghetti e centrocamp­ista degli allievi Elite dell’Olimpica Dossobuono. Un immenso dolore avvolge ora mamma Elena e gli altri due figli della coppia. A loro si sono stretti fin da subito i familiari, gli amici e i compaesani, a partire dal parroco, don Wadih Heraiz, che chiede che venga rispettato il dolore della famiglia Battocchio. «E’ un momento molto delicato – sottolinea - Chi li conosce, sa che famiglia sono e che legame profondo hanno con la parrocchia e tutta la comunità». Nel frattempo, non si fermano i tantissimi messaggi di cordoglio postati sui social dagli amici delle vittime: «Ho bei ricordi delle feste di scuola insieme, di far ridere Filippo, dei vostri sorrisi spontanei, sinceri e calorosi – scrive Michele Zampieri - Ho sempre ammirato il vostro essere così impegnati per la comunità. Se esiste un Dio, tu e la tua famiglia ne siete la prova. Voglio portare con me parte del tuo esempio di vita ed educazione perché meritate tutto il nostro rispetto e Amore».

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Papà e figlio In alto Diego Battocchio e, sotto, il figlio Filippo

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