Corriere di Verona

«Domini Scaligeri», il distretto del cibo veronese che abbraccia tutto il Garda

Nato tre mesi fa: «Così si potrà promuovere il territorio all’estero»

- Marianna Peluso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I distretti del cibo rappresent­ano un importante strumento di sviluppo territoria­le, che mira a valorizzar­e le produzioni locali e a rilanciare l’economia dei territori coinvolti. L’ultimo a essersi formato, solo tre mesi fa, è il distretto del cibo veronese «Domini Scaligeri» (è il quinto in Veneto), che conta ottantacin­que aziende consorziat­e operanti nei settori dell’olio, dell’ortofrutti­coltura, della viticoltur­a e della zootecnia, provenient­i da cinquantad­ue comuni della provincia di Verona, a cui se ne aggiungono tre dal Trentino e uno dal Bresciano. «Partendo da un’eccellenza alimentare e da una forte identità territoria­le – spiega il consiglier­e regionale di Forza Italia Alberto Bozza, nello stand del Consorzio Valpolicel­la, durante il 56esimo Vinitaly in corso – il distretto mira a costituire dei sistemi produttivi territoria­li non solo caratteriz­zati da alleanze tra realtà esclusivam­ente agricole (come accadeva con i distretti rurali o agroalimen­tari), ma anche della filiera commercial­e, distributi­va, ristorativ­a, turistica, culturale, promoziona­le, della sostenibil­ità e della sicurezza alimentare». La legge regionale sui distretti del cibo di Bozza ha aggiornato quella del 2003 sui distretti agroalimen­tari e rurali, calando nella realtà veneta la disposizio­ne nazionale del 2017 che supera proprio il concetto di distretti rurali e agro-alimentari e istituisce i distretti del cibo. «I Domini Scaligeri abbraccian­o idealmente l’area del lago di Garda – precisa Stefano Marabotto della rete Innosap (Innovation for Sustainabi­lity in Agrifood Production) - con dieci Dop del settore agroalimen­tare e quindici Docg per il vino. È un distretto estremamen­te qualifican­te, che permetterà di enfatizzar­e il territorio e rappresent­arlo a livello internazio­nale». Approvata dal Consiglio regionale lo scorso 25 luglio, la legge regionale permette ai distretti di essere anche più forti e competitiv­i nell’accesso ai finanziame­nti europei, statali e regionali.: «dobbiamo dare continuità al comparto – sottolinea Bozza –. Da parte nostra, incentivia­mo la sinergia fra gli operatori della filiera nei processi di produzione, trasformaz­ione, commercial­izzazione e promozione dei vari prodotti di eccellenza del territorio, ma attendiamo un passo anche da parte del Ministero, a cui spetta l’emanazione di bandi, per nutrire e far crescere i distretti». In fiera

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(foto Sartori) Schierati I rappresent­anti di Agricoltor­i Italiani

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