Pista da bob, via libera dal Tar bocciato il ricorso di Italia Nostra «Progetto e appalto legittimi»
E l’Anac respinge i dubbi sulla nomina di Saldini, ad Simico
CORTINA D’AMPEZZO Lunedì nero per il fronte ambientalista contrario alla realizzazione dello Sliding Centre per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: il Tar boccia il ricorso di Italia Nostra e l’Anac dà il via libera alla nomina del nuovo ad di Simico, Fabio Massimo Saldini. Non bastasse, la risposta di Giovanni Malagò a chi sostiene che i lavori sulla pista non procedano come da cronoprogramma: «Ritardi? Chi se ne occupa sostiene il contrario».
Fronte Tar. Italia Nostra s’aspettava la bocciatura ma attendeva le motivazioni della sentenza. Cosa segnalava nel ricorso? L’illegittimità delle procedure, contestando nell’ordine: l’approvazione del progetto definitivo, il parere del comitato tecnico regionale Via, l’approvazione del progetto esecutivo, l’indizione della procedura aperta per l’affidamento dei lavori, e l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Veneto sul secondo progetto. Respinto il ricorso con il quale Italia Nostra lamentava la lesione del proprio diritto partecipativo, i giudici si sono concentrati sui motivi tecnici: infondato quello con il quale si sostiene che «la nuova infrastruttura sarebbe insuscettibile di coesistere con il “segno rinaturizzato” della pista storica, che doveva invece essere preservato secondo i vincoli posti dal ministero della Cultura».
Il Tar ha osservato che le censure «sembrano indirizzarsi sul progetto iniziale piuttosto che sull’ultimo adottato» e comunque entrambi «sono stati oggetto di valutazione in ordine alla compatibilità con gli interessi tutelati dal ministero e dalla competente Soprintendenza» con una «valutazione immune da illogicità». Vas e Via: l’opera in questione «non necessita della Valutazione ambientale strategica e nemmeno della Via, la valutazione d’impatto ambientale», perché non rientra nei parametri che impongono tale valutazioni. Ultima risposta dei giudici: non sussistono modificazioni significative tali da incidere sui valori ambientali.
Fronte Anac. Arriva il via libera alla nomina di Fabio Massimo Saldini. L’Autorità nazionale anticorruzione, si precisa in una nota diffusa dal ministero delle Infrastrutture, «ha confermato la validità della nomina dell’architetto Saldini quale amministratore delegato, secondo la designazione fatta dal governo». Sempre secondo l’Anac «non ricorre la fattispecie dell’inconferibilità dell’incarico, rientrando la Simico nella categoria degli enti di diritto privato in controllo pubblico, e non in quella degli enti pubblici». La nomina di Saldini era stata contestata perché il professionista aveva contemporaneamente incarichi nella Pedemontana Lombarda.
Infine, sulle note ribadite dagli ambientalisti sabato scorso a Cortina torna la senatrice M5s Elena Sironi: «A circa due mesi da quello che doveva essere l’inizio dei lavori nessun progresso è stato fatto, se non l’assurda deforestazione con l’abbattimento di larici secolari». Risposta indiretta da Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha parlato a margine di una cerimonia del premio Bearzot a Roma: «Ritardi? Chi se ne sta occupando sostiene il contrario».
I lavori Nuovo attacco grillino: «Nessun progresso in cantiere» Malagò: «Chi se ne occupa sostiene il contrario»