Corriere di Verona

Choc a Borgo Trento ma in pochi li conoscevan­o «Famiglia molto unita, poche visite e mai un litigio»

- Beatrice Branca

Prima di trasferirs­i in Valtellina, Antonio Monticelli, 59 anni, abitava con i suoi genitori in via Francesco Anzani nel quartiere di Borgo Trento. Sono davvero poche le persone che lo conoscevan­o. Chi lo incontrava ricorda le sue passeggiat­e in solitaria con i capelli un po’lunghi, lo sguardo basso e un gilet di lana sempre addosso, anche nei mesi più caldi dell’anno. Monticelli aveva lasciato Verona quattro anni fa con i suoi genitori e si era trasferito ad Aprica, in provincia di Sondrio, dove venerdì scorso i Carabinier­i lo hanno trovato in casa assieme al corpo senza vita e in stato di decomposiz­ione della madre, Anna Maria Squarza Monticelli, e il padre Giorgio ancora vivo ma con una gamba in cancrena.

«Erano sempre insieme e molto uniti – racconta un’ex vicina a Borgo Trento -. Non li ho mai sentiti discutere o litigare. Ricevevano raramente delle visite. Quando hanno lasciato Verona non hanno fatto sapere dove andavano né ci hanno salutato.

Quello che è successo in Valtellina è una grande tragedia».

Lo sgomento ha raggiunto anche l’edicola I.P. Group in piazza Vittorio Veneto, dove Antonio Monticelli ha acquistato per 10 anni Libero e il quotidiano della Lega Nord. «All’inizio non conoscevam­o il suo nome e lo chiamava “il Padania” come il giornale che comprava, altrimenti acquistava Liber0 - racconta la titolare Luciana Pevarello -. Era di poche parole. Veniva sempre a ridosso della chiusura delle 13.30 una volta a settimana. Era spesso sudato e aveva con sé una valigetta. Diceva di essere un professore che viveva a Milano e che veniva a Verona quando doveva sbrigare alcune commission­i. I genitori non li ha mai nominati, non sapevo che viveva con loro a pochi metri dall’edicola. Ci raccontava che insegnava all’università e che doveva fare gli esami ai suoi studenti. Quando però gli chiedevo di che materia si occupava sviava il discorso. Tra giugno e luglio 2019 veniva addirittur­a ogni giorno da noi, poi però è sparito e non lo abbiamo più visto. Quando ho saputo cos’è accaduto in Valtellina sono rimasta scioccata».

Luciana Pevarello Antonio aveva con sé una valigetta, diceva di essere un professore che viveva a Milano

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Il condominio di via Anzani dove la famiglia Monticelli ha vissuto fino al 2020, quando si è trasferita ad Aprica senza mai far più ritorno
Tranquilla palazzina Il condominio di via Anzani dove la famiglia Monticelli ha vissuto fino al 2020, quando si è trasferita ad Aprica senza mai far più ritorno

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