Confindustria, sulla squadra di Orsini l’ultima partita in salita di Veneto Est
Confindustria, sui componenti della squadra del neopresidente Emanuele Orsini si consuma l’ultima tormentata partita in Veneto Est. La scelta fin qui era stata complicata, con colpi di scena e divisioni difficili da ricucire, entro una corsa avvelenata. Risolta, per la territoriale di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo, con la scelta finale di schierare i propri voti proprio dietro al candidato emiliano, risultato alla fine vincente, dopo il ritiro alla vigilia del voto del consiglio generale del 4 aprile dell’avversario rimasto in lizza, Edoardo Garrone. L’ultimo atto della partita è previsto per dopodomani, con la presentazione della squadra di Orsini. Ma anche l’ultimo passaggio si sta rivelando in salita per Veneto Est.
Si parte almeno da un primo dato. Ovvero che il vicepresidente di Veneto Est e leader di Venezia, Vincenzo Marinese, è dato per sicuro. Sostenitore della prima ora della soluzione Orsini, è dato tra gli indicati direttamente dal presidente (si dice con la delega di peso all’organizzazione). Ma poi, visto l’accordo prima con Gozzi, che aveva portato i propri voti su Orsini, e il ritiro poi di Garrone, si tratta di comporre la squadra, pescando anche negli altri due campi. Di qui emerge la possibilità di una seconda vicepresidenza per Veneto Est, se attribuita ad uno degli altri due candidati.
Va chiarito che la distribuzione dipende da equilibri decisi a livello nazionale e alla fine sarà questo a pesare. Ma entro questa cornice, la prima opzione che era parsa decollare era quella che a Roma sarebbe potuto andare anche il presidente di Cve, Leopoldo Destro, in quota Garrone. Ipotesi che tuttavia pare aver trovato un’opposizione molto dura di Treviso: se lo spazio per un secondo nome c’è, va attribuito all’area di Gozzi, decisivo per l’esito finale, sarebbe in sostanza la linea. Un punto d’attrito, consumatosi anche nel fine settimana, complicato ancor più da due variabili. Da un lato l’ipotesi del ritorno in campo per una vicepresidenza, sempre in quota Garrone, del leader regionale, Enrico Carraro, il più convinto sostenitore della soluzione del big genovese alla guida di Confindustria. Dall’altro lato, nel caso di Treviso, come combinare la richiesta di un eventuale ruolo nazionale con l’elezione, in autunno, del primo presidente unico di Veneto Est. Dopo il padovano Destro, l’indicazione del candidato dovrebbe tornare a Treviso. Salvo che le due cose non si sa quanto siano cumulabili. Per gli ultimi aggiustamenti c’è tempo ancora fino a domani sera, in vista della presentazione di giovedì mattina.