«Consapevoli e moderati» I giovani oggi bevono meglio (e meno)
Chi sceglie il vino, tra i giovani, lo fa con competenza e morigeratezza, cogliendo il senso di un prodotto in grado di abbracciare una molteplicità di valori materiali e immateriali, da condividere in momenti di convivialità. Insomma, più qualità e meno quantità. È stato presentato ieri a Vinitaly lo studio «Il consumo di vino per generazioni. Analogie e differenze dei modelli di consumo per età» a cura dell’Osservatorio del mondo agricolo EnpaiaCensis: emerge che oggi ci sono più consumatori nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni (il 53,7 %), rispetto a vent’anni fa (48,7%). «Elemento positivo – esordisce Giorgio Piazza, presidente della fondazione Enpaia - è l’aumento del 5% dei giovani che bevono in modo consapevole vino, collegandolo indissolubilmente alle relazioni e alla convivialità, tenendo conto della qualità e dell’indicazione geografica di provenienza. È un consumo consapevole, responsabile e informato. Gli adulti bevono vino in modo diverso, a pranzo e a cena, legandolo per lo più a una presenza intima nei pasti quotidiani». La fruizione del vino «è fatta sì di proprietà organolettiche – rimarca la ricercatrice Censis Sara Lena –, ma è anche cultura, storia, identità e sostegno al territorio». La multidimensionalità di valori legati al vino pesa più dell’aumento dei prezzi a bottiglia, aumentati del 6,3% dal 2021 al 2023, ma che rispecchiano incrementi nelle spese di energia (del 52,4%), concimi(50,4%), sementi (28,6%) e antiparassitari (22,3%). «Ancora una volta i consumatori, anche i giovani, scelgono il top dell’offerta – le parole di Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato -, il prodotto italiano è di qualità, rappresenta i territori e l’artigianalità. L’enoturismo sta diventando sempre più un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese, con conseguente rilancio positivo del territorio, del turismo anche straniero e dei nostri prodotti. In tal senso, la politica deve aiutare ad accompagnare questo sviluppo culturale senza demonizzare il prodotto. Il vino non è una bevanda, ma un alimento che deve essere considerato sano: non fa male se consumato moderatamente».