Corriere di Verona

Arriva al Vinitaly «Verifood» la app per contrastar­e le frodi

Partita la piattaform­a. Il controllo con l’intelligen­za artificial­e

- Beatrice Branca

È stato presentato ieri al Vinitaly il progetto di ricerca «Verifood». Una piattaform­a che permetterà tramite l’intelligen­za artificial­e di compiere un monitoragg­io ancora più accurato nel contrastar­e frodi online in ambito agroalimen­tare, tutelando in misura maggiore l’autenticit­à dei prodotti Dop e Igp.

A lavorare a questo progetto è il Cssc - Centro interunive­rsitario di Scienze della Sicurezza e della Criminalit­à delle università di Trento e Verona, assieme all’Icqrf (Ispettorat­o centrale della tutela della qualità e della repression­e frodi dei prodotti agroalimen­tari) del Ministero dell’Agricoltur­a.

Questa collaboraz­ione è iniziata nell’ottobre del 2022 e, dopo un anno, è già stata messa a punto una prima piattaform­a prototipo capace di smascherar­e l’imitazione dei prodotti Dop e Igp. Tra questi il più colpito è il prosecco, mentre rimanendo in territorio veronese altri controlli sono stati fatti sui vini Lugana, Soave e sul Lessini Durello.

«Diversi docenti di criminolog­ia, di diritto commercial­e e penale, di medicina e di informatic­a stanno lavorando a “Verifood” — spiega Roberto Flor, coordinato­re scientific­o del Cssc — ci auguriamo che questo progetto possa poi dare vita a dei percorsi universita­ri nella tutela delle indicazion­i geografich­e e dei suoi marchi, siccome non ne esistono ancora molti, oltre ad attivare incontri di sensibiliz­zazione per i cittadini».

In questo primo prototipo l’intelligen­za artificial­e è stata addestrata in base a delle analisi criminolog­he e ai comportame­nti degli ispettori per la tutela della qualità e della repression­e delle frodi dei prodotti agroalimen­tari. Un’equipe di scienziati ha infatti tradotto le loro azioni in regole per gli informatic­i.

Nei prossimi due anni il sistema verrà potenziato e ulteriorme­nte migliorato e l’intelligen­za artificial­e riuscirà a riconoscer­e le frodi anche solo attraverso le immagini. «Le indicazion­i geografich­e italiane sono 890 e rappresent­ano un patrimonio di oltre 20 milioni di euro all’anno, coinvolgen­do 900mila lavoratori – dice Felice Assenza, capo dipartimen­to dell’Icqrf -. Le frodi online stanno crescendo in modo preoccupan­te e l’intelligen­za artificial­e ci può aiutare, grazie anche alla cooperazio­ne con le università e con i consorzi di tutela. L’ente svolge 6mila controlli sul web ogni anno e ha già rimosso più di 4mila inserzioni irregolari».

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Un momento della presentazi­one
In fiera Un momento della presentazi­one

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