Corriere di Verona

Giudici di pace, Ragioneria ed Enel: la nuova vita della caserma Busignani

Resta il «nodo» del parcheggio che potrebbe avere uno spazio riservato in porta Palio

- Di Lillo Aldegheri

Arriva al traguardo, dopo anni di discussion­i, il progetto per il riutilizzo dell’ex caserma Busignani, nel cuore di San Zeno.Per molti anni sede della Nato e con la sua entrata «ufficiale» in piazza Pozza, la caserma è destinata adesso ad ospitare le nuove sedi dei Giudici di Pace, della Ragioneria dello Stato, della Commission­e Tributaria, dell’Ispettorat­o del Lavoro, dell’Enel tanto per citarne alcuni.

Il problema da risolvere (così come per la vicina caserma di San Bernardino, destinata ad ospitare la futura, nuova sede della Questura) era (ed è) soprattutt­o quello dei parcheggi. Ospitare molti uffici pubblici vuol dire fare arrivare le auto di molti dipendenti ma anche di molti utenti di quegli uffici. Dove potranno parcheggia­re? L’ex vicesindac­o Luca Zanotto aveva proposto di utilizzare il parcheggio di piazza Corrubio (che dovrebbe essere definitiva­mente riaperto, affidandol­o in gestione ad

Amt3) e di riservare una parte dei suoi 250 posti a quanti dovranno recarsi alla Busignani. L’idea forte, adesso, è tuttavia quella di indirizzar­e gli utenti verso il parcheggio di Porta Palio, riservando­ne una parte ai nuovi arrivati: quel parcheggio non è vicinissim­o alla Busignani ma non è neanche irraggiung­ibile, con una normale passeggiat­a.

La questione si porrà poi anche per altre due ex caserme della zona San Zeno: la San Bernardino (destinata alla nuova Questura), e la Riva di Villasanta (destinata all’Agenzia delle entrate). Per questo motivo, quasi due anni fa, era stato studiato un apposito Piano del Traffico che, però, era stato seccamente bocciato dalla giunta Tommasi, in quanto limitava l’analisi del traffico all’ora di punta mattutina ( 7.30-8.30), escludendo il traffico generato dai nuovi uffici (che aprirebber­o alle 9 del mattino) e prevedeva inoltre l’eliminazio­ne delle corsie ciclabili nella zona.

Per la futura Questura, l’ex vicesindac­o Zanotto puntava invece all’uso di via Saffi per i poliziotti e le auto di servizio, lasciando via Maroncelli ai visitatori, mentre per le file di persone in attesa (come adesso in lungadige Galtarossa) suggeriva di ospitarle in un cortile interno.

Il tema più immediato ed urgente resta comunque quello della Busignani, sulla quale anche la Circoscriz­ione Centro, il 20 dicembre 2023, aveva espresso parere negativo, sia perché le era stato concesso poco tempo per discuterne sia per «la mancanza di una valutazion­e degli impatti derivanti dall’aumento del traffico e della conseguent­e carenza di parcheggio».

Adesso il problema sembra risolto, puntando appunto sull’uso di parte del parcheggio di Porta Palio. Dopo un secondo passaggio in giunta (il primo era stato appunto nel gennaio scorso, con la bocciatura di quel Piano) la delibera potrebbe essere votata dal consiglio comunale entro poche settimane. Ricordiamo che l’intera operazione per le tre ex caserme era stata messa in piedi allo scopo di risparmiar­e i (molti) soldi che lo Stato spende per l’affitto di uffici sparsi per la città: per gli uffici della Questura e della Polizia Stradale, ad esempio, la spesa era arrivata a 1.094.736,10 euro l’anno.

Il grande «risiko delle ex caserme» è in corso ormai da anni: risale infatti al dicembre 2015 il Protocollo d’Intesa tra Comune e Ministero per la “razionaliz­zazione e valorizzaz­ione di immobili militari” presenti (e non più usate dai militari) nella nostra città.

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La Busignani per molti anni fu la sede della Nato, ora è pronta a cambiare destinazio­ne d’uso e ad accogliere uffici di vari enti
La caserma La Busignani per molti anni fu la sede della Nato, ora è pronta a cambiare destinazio­ne d’uso e ad accogliere uffici di vari enti

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