Il direttore Amia: «Gara turbata? Io estraneo ai sospetti»
All’indomani delle perquisizioni dalla Finanza, la municipalizzata reagisce: «Procedure pienamente rispettate»
«Il ragioniere Ennio Cozzolotto ritiene di poter quanto prima dimostrare la totale correttezza della propria condotta e l’assoluta estraneità della sua persona all’indagine in questione». Così il direttore di Amia, società pubblica che si occupa a Verona di raccolta e smaltimento rifiuti, manifesta dunque serenità sul proprio operato e fiducia sull’esito dell’inchiesta che lo vede coinvolto a Reggio Emilia con l’altro dipendente della municipalizzata Marco Durante. I due sono entrambi indagati nell’ambito dell’indagine «Leonida» che ipotizza un presunto giro di «favori e regali» in cambio del’affidamento di appalti. Un caso che ruota attorno alla figura di Enrico Benedetti, socio unico e presidente del Cda di Greenlife srl e di Ecologia Soluzione Ambiente Spa (Esa) con sede a Bibbiano, nel Reggiano. Nell’operazione della Finanza, che si è estesa a tutta Italia arrivando ad Amia con le perquisizioni di Cozzolotto e Durante, si ipotizzano tra le presunte «regalìe illecite» anche escort, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio in cambio di appalti affidati in via esclusiva per la «rottamazione» del materiale bellico. Da questo filone principale dell’indagine reggiana, come già specificato ieri dal Corriere di Verona, risulta comunque esclusa Amia, così come non risultano coinvolti da tali soAmia spetti i due indagati della municipalizzata scaligera. Lo ribadisce anche l’avvocato Claudio Avesani, difensore di Cozzolotto precisando che «allo stato il direttore di Amia è indagato esclusivamente per i reati di rivelazione del segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in riferimento ad una procedura negoziata finalizzata alla ricerca di operatori economici interessati a produrre offerta per la fornitura di cassonetti usati, indetta da Amia nel giugno 2023. Peraltro, nessun contratto risulta affidato a nessuna società all’esito della procedura negoziata in questione. L’accostamento del nominativo del direttore Cozzolotto a favori di qualsiasi natura elargiti da chicchessia in relazione a contratti o appalti è del tutto indebito, privo di fondamento e non trova riscontro alcuno nel provvedimento di perquisizione e sequestro recentemente eseguito». Sulla stessa linea spa, da cui si aggiunge che, per l’affidamento della fornitura dei già citati cassonetti, «la procedura che non ha avuto esito. La Società Ecologia Soluzione Ambiente S.p.A. era stata infatti l’unica ad aver risposto a detta manifestazione di interesse. Successivamente Esa aveva formulato una proposta economica con un prezzo più elevato rispetto alla base indicata e, quindi, nessun contratto è stato affidato né ad Esa spa né a nessun altro all’esito della procedura in parola. Per quanto ad Amia consta, dunque, le procedure previste dal Codice degli Appalti risultano, nel frangente, pienamente rispettate».