Di Maio cerca sempre Salvini ma Berlusconi non lo molla
Il capo del M5s: “Con lui possiamo fare bene”. il Cav: “E’ il nostro leader, niente contatti col Pd”
KMatteo Salvini al centro dell’attenzione sia del rivale di premierato Luigi di Maio che fa marcia indietro e apre a una collaborazione con il capo della Lega, sia di Berlusconi che riporta ordine nella coalizione ribadendo la leadership del numero uno del Carroccio. Ma andiamo per ordine con le dichiarazioni di Di Maio a Rho anche lui per il Salone del Mobile: “Credo che con la Lega di Matteo Salvini si possa fare un buon lavoro per questo Paese. Possiamo fare cose molto importanti”. Restano comunque sempre aperti i due fronti del Movimento 5 stelle, ma Di Maio non nasconde quale sarebbe la sua prima opzione in fatto di alleanze. “Ho avuto modo di testare l’affidabilità della Lega, e sono sicuro che se firma un contratto di governo tiene fede ai patti”. Il leader pentastellato però non chiude la porta al Pd. Incassa l’apertura di Francesco Boccia, capogruppo Pd in commissione speciale alla Camera, che parla di distanze “non incolmabili” tra 5 stelle e dem. “Ho sempre detto che la nostra proposta era a due forze politiche per firmare un contratto di governo: la Lega e il Pd - spiega - . Io cercherò di portare a casa un contratto per dare un governo agli italiani, che possa ottenere quanti più risultati e le aperture sono passi in avanti, che noi auspichiamo. Anche per questo non avevo mai chiesto ai leader delle forze politiche di venire subito al tavolo, - spiega - perché so che ci sono delle evoluzioni in corso in entrambi gli schieramenti e vanno rispettate”. I contratti da proporre ai possibili alleati sono quasi pronti. Al centro ci sono i grandi temi dei diritti sociali, della sicurezza della disoccupazione, su cui sarà avviata la contrattazione. A condurre il prossimo round dei negoziati potrebbe essere il presidente della Camera, Roberto Fico, esponente M5s. “Aspettiamo il presidente della Repubblica, ovviamente Roberto Fico - ha sottolineato ancora Di Maio - è il nostro presidente della Camera e guardiamo a lui come a una figura che è stata in grado di essere una figura di garanzia e ha saputo assicurare la sua imparzialità”. Dal Molise dove era impegnato per la campagna elettorale arriva la virata del cavaliere che lancia un assist all’irritato Matteo Salvini, dopo le accuse pesanti ai grillini (‘Sono un pericolo per l’Italia e bisogna evitare che prendano il potere’). “Siamo sempre assolutamente convinti della necessità di fare governo col centrodestra unito e Matteo Salvini è la persona che deve esprimere il leader”. E se fino a venerdì il Cav ribadiva il concetto a lui caro per il quale “per noi sarebbe molto meglio fare un governo con il Pd”, ieri ha cercato di rassicurare gli alleati. “Non ho mai detto di voler fare un governo con i voti del Pd - ha sottolineato - con il Pd non c’è nessun contatto e rapporto in corso. Io ho solo detto che avremmo dovuto come centrodestra presentarci in Parlamento con il nostro programma e raccogliere i voti di tutti coloro che non ritenessero cosa buona per l’Italia e per loro andare a nuove elezioni”.