La rete dei docenti figlia del Quirinale
L’assessore umbro del Pd Bartolini sui rapporti fra Della Cananea e i figli di Mattarella e Napolitano: tutti allievi di Cassese
Giacinto Della Cananea, allievo di Sabino Cassese, è cresciuto nello stesso humus di altri due allievi illustri del giudice (...)
... (...) costituzionale da sempre vicino al Quirinale,ossia Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito Giorgio e Bernando Giorgio Mattarella, figlio dell’attuale capo dello Stato Sergio”. Humus, tradotto: una rete di relazioni accademica, di potere, che oggi diventa anche politica. Il virgolettato è di un altro amministrativista di spicco del Pd, assessore regionale dell’Umbria alle riforme, Antonio Bartolini, che ricostruisce i rapporti tra il coordinatore del comitato scientifico per l’analisi dei programmi de 5 stelle ingaggiato da Di Maio & co. per formare il governo e i rampolli dei presidenti. Bartolini risponde alla domanda-provocazione (“sei stato anche tu allievo di Cassese!”) che gli ha lancato l’avvocato e vicesindaco del Comune di Perugia Urbano Barelli durante le celebrazioni a Borgo XX Giugno, a Perugia, per il 25 aprile. “Io sono allievo di Morbidelli e Cavallo”, ha risposto Bartolini, docente di diritto amministrativo nello Studium perugino, a sottolineare di non rientrare in quelle maglie di rapporti degli amminist r a t i v i s t i all’ombra del Quirinale. E del Pd. Rete che resta solida nonostante il simpatizzare di
Della Cananea, prof a Tor Vergata, per i grillini almen o dall’an n o scorso, a giugno, quando ha partecipato ad un convegno sulla giustizia. La comparazione dei programmi sotto il suo coordinamento ha messo alla porta - per ora - la Lega favorendo una compatibilità coi dem a dir poco insperata, dopo una campagna elettorale di affondi sul “partito dei pregiudicati” fino all’uscita di Grillo a gennaio, dopo la presentazio- ne del simbolo per le politiche, per cui “allearsi col Pd per il M5s è come chiedere a un Panda di mangiare carne”. Oggi, stando ai “passi in avanti” annunciati dall’esploratore e presidente del Senato Roberto Fico, al cuore di bamboo il Movimento sembra preferire la Fiorentina. Con Sergio Mattarella a Quirinale, l’elezione “capolavoro” di Renzi, i rapporti tra gli amministrativisti si sono rinsaldati una volta di più. Sotto la regìa del maestro, accademicamente parlando, Sabino. Della Cananea di Cassese è stato consulente tra il 1993 e il 1994 quando quest’ultimo era ministro della funzione pubblica nel governo Ciampi. Giulio Napolitano - che insegna a Roma Tre - con Cassese ha anche curato il dizionario di diritto pubblico. Bernardo Giorgio Mattarella - accademico alla Luiss sempre di diritto amministrativo - è stato suo assistente alla Consulta dal 2007 al 2009. Il filo rosso che lega Giacinto Della Cananea, Cassese, Napolitano e Mattarella junior e senior porta oggi alla mano di Di Maio come tessitore di un progetto di governo che ricalca l’orma presidenziale sin dai primi assetti: il comitato scientifico sulle riforme ricorda i dieci saggi indicati da Napolitano nel 2013 dopo il fallimento del preincarico a Bersani. Una strategia, quella del comitato grillino, lodata dallo stesso Cassese. E la scelta, anche questa in capo a Di Maio, del prof di Tor Vergata - che tra l’altro insegna diritto europeo anche alla Science-Po di Parigi, materia su cui ha conseguito pure il dottorato di ricerca all’istituto universitario europeo di Firenze - cancella una volta di più la vecchia anima antieuropeista dei pentastellati che sarebbe di ostacolo per un esecutivo benedetto dal presidente. Il nome del premier? Il più accreditato è proprio quello di Cassese, che piacerebbe sia a Mattarella che ai 5 stelle.