Corriere Fiorentino

Acqua, farina e una pietra calda Il tortello alla lastra si fa così

IL REPORTAGE NEL CASENTINO

- di Cristiano Bernacchi

CHIUSI DELLA VERNA (AREZZO) Ripieni di zucca, ricotta e spinaci, borragine, patate o pesce, i tortelli o ravioli come si vogliono chiamare sono una specialità toscana che è facile trovare in molte altre tavole d’Italia. E se a cambiare però non fosse solo il ripieno, ma anche la sua cottura dove potremmo trovarli? In Vallesanta, nel Casentino c’è una specialità gastronomi­ca che risponde alla nostra domanda: il tortello alla lastra. Ha una dimensione maggiore rispetto al classico tortello, l’impasto è fatto di acqua, farina e sale senza uovo però (renderebbe l’impasto troppo duro), mentre il ripieno è solitament­e composto da patate e odori, ma a fare la differenza è soprattutt­o la sua cottura.

Questa viene effettuata sopra una lastra di pietra scaldata sul fuoco, preferibil­mente in pietra serena che per la sua caratteris­tica ruvidità e uniforme distribuzi­one del calore, ottimizza la cottura. Una specialità tipica della fascia appenninic­a tra Toscana e Romagna le cui origini si perdono nella notte dei tempi, ma che in molti fanno risalire ai periodi della transumanz­a quando le attrezzatu­re per cucinare erano ridotte e di pietre tra i monti se ne trovavano in abbondanza. Della sua storia più recente, sappiamo invece che la gente del posto in inverno si cibava di quel poco che poteva trovare quando la neve cadeva copiosa, mentre in estate si accontenta­va di ciò che offriva la terra. Quindi formaggio pecorino, verdure e patate, tante patate. Quelle che riempiono il caratteris­tico tortello alla lastra. Va infatti tenuto presente che nel Casentino le patate fin dal secolo scorso hanno avuto una larga diffusione, riuscendo a sfamare centinaia di famiglie del luogo.

Oggi come allora il tortello alla lastra è una specialità tipica di alcuni paesi del Casentino come Chiusi della Verna, dove non solo viene cucinato al ristorante ma anche distribuit­o per la vendita al detta- glio. Il Ristorante Sassone per esempio, in Località Giampereta, lo distribuis­ce in tutto il Casentino: «È la nostra specialità — spiega Enrico Fiorini — che potete trovare in molti punti vendita del Casentino. Nel ristorante invece li proponiamo in diverse versioni a seconda della stagione. La pasta è sempre la stessa solo che in estate il ripieno è a base di patate, o bietola e ricotta, mentre in inverno oltre al tradiziona­le impasto di patate ne facciamo anche con zucca e cavolo».

È talmente radicata la tradizione del tortello alla lastra nel Casentino, che ogni anno a Corezzo, piccola frazione di Chiusi della Verna, ad agosto si tiene anche una sagra. Migliaia i tortelli preparati(oltre 4.000), il ripieno cambia mentre per tutti il luogo di cottura è lo stesso, una lunga pietra rettangola­re messa sopra a bracieri ardenti. Oggi il tortello alla lastra è un marchio registrato, richiesto proprio dalla Proloco di Corezzo che ha voluto tutelare dalle possibili imitazioni questa specialità tipica. Lasciandos­i alle spalle la Vallesanta si raggiunge il paese di Poppi, nel cuore del Casentino, dove il tortello alla lastra si può trovare nei locali più insoliti. Il Mattarello per esempio è un micro ristorante che propone pranzi veloci e piatti street food. Tra questi i più ricercati sono proprio i tortelli alla lastra. «Io solitament­e ne metto due a porzione — spiega Donatella Corazzesi, proprietar­ia e tuttofare nel suo locale — perché sono molto grossi ed i clienti li apprezzano con gusto. La pasta è a base di acqua e farina, mentre nel ripieno io metto patate, carne di maiale e spezie. Una specialità che in molti acquistano e mangiano su un semplice piatto di plastica, un piatto street food per capirsi».

Spostandos­i di poco dal centro di Poppi si raggiunge una birreria artigianal­e e ristorante dove il piatto forte torna ad essere il tortello alla lastra. Si chiama Atlantic Oil ed è aperto solo la sera . «Da noi il tortello alla lastra segue la tradizione casentines­e — sottolinea Andrea Innocenti, uno dei tre soci che gestiscono il locale — pasta fatta di acqua, farina e sale all’interno della quale mettiamo l’impasto di patate lessate. Viene solitament­e servito come piatto unico ed in molti lo abbinano con un bel boccale della nostra birra artigianal­e». I tempi cambiano e le mode spezzano anche le abitudini gastronomi­che, come per il tortello alla lastra nato piatto nomade e diventato cibo street food, ma i sapori ed il gusto dei nostri piatti tipici rimane inalterato e la Toscana di piatti così ne ha tanti.

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 ??  ?? Andrea Innocenti (a destra) di Atlantic Oil
Andrea Innocenti (a destra) di Atlantic Oil
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Donatella Corazzesi (Il Mattarello)
 ??  ?? Il ripieno del tortello alla lastra varia a seconda delle stagioni. D’estate è con patate, ricotta e bietola
Il ripieno del tortello alla lastra varia a seconda delle stagioni. D’estate è con patate, ricotta e bietola
 ??  ?? Corezzo (Ar) ad agosto ospita una sagra del tortello alla lastra (sopra e nella foto grande alcuni momenti)
Corezzo (Ar) ad agosto ospita una sagra del tortello alla lastra (sopra e nella foto grande alcuni momenti)

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