Eppure in Santo Spirito i bagni c’erano già
Caro direttore, finalmente il Sindaco Nardella è stato immortalato per l’inaugurazione dei bagni pubblici in Santo Spirito.
A mio avviso si tratta però un ulteriore spreco di denaro perché a meno di ducento metri di distanza — in Via Sant’Agostino — sorgono i bagni pubblici, complesso monumentale dei primi del 900, con docce e bagni che la maggior parte degli anziani della zona ne hanno usufruito a suo tempo e attualmente frequentati dai disagiati della città e dalla movida di Santo Spirito fino alle due di notte.
All’interno ci sono varie docce e bagni, la struttura è stata riammodernata tra il 1982 e 1983 e ulteriormente ripristinata nel 2002, ma manca un accesso per i disabili; il ragazzo che ha gestito questo spazio lo ha reso decoroso a forza di urli e varichina per allontanare gli spacciatori. Penso che con una spesa inferiore a quella investita per i nuovi era possibile recuperarli e non chiuderli alla fine del mese di agosto.
Mi chiedo dove andranno a lavarsi i suoi frequentatori, forse nella fontana restaurata del Buonarroti, come ho visto fare di recente oppure alla Caritas come ha affermato con noncuranza un rappresentante del Comune, che non sa le code che si formano in Via Baracca per una doccia.