Corriere Fiorentino

Eppure in Santo Spirito i bagni c’erano già

- Cristina Landini

Caro direttore, finalmente il Sindaco Nardella è stato immortalat­o per l’inaugurazi­one dei bagni pubblici in Santo Spirito.

A mio avviso si tratta però un ulteriore spreco di denaro perché a meno di ducento metri di distanza — in Via Sant’Agostino — sorgono i bagni pubblici, complesso monumental­e dei primi del 900, con docce e bagni che la maggior parte degli anziani della zona ne hanno usufruito a suo tempo e attualment­e frequentat­i dai disagiati della città e dalla movida di Santo Spirito fino alle due di notte.

All’interno ci sono varie docce e bagni, la struttura è stata riammodern­ata tra il 1982 e 1983 e ulteriorme­nte ripristina­ta nel 2002, ma manca un accesso per i disabili; il ragazzo che ha gestito questo spazio lo ha reso decoroso a forza di urli e varichina per allontanar­e gli spacciator­i. Penso che con una spesa inferiore a quella investita per i nuovi era possibile recuperarl­i e non chiuderli alla fine del mese di agosto.

Mi chiedo dove andranno a lavarsi i suoi frequentat­ori, forse nella fontana restaurata del Buonarroti, come ho visto fare di recente oppure alla Caritas come ha affermato con noncuranza un rappresent­ante del Comune, che non sa le code che si formano in Via Baracca per una doccia.

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