Corriere Fiorentino

Amianto, c’è un piano

Per l’Iti pronti 130 mila euro. Gli alunni resteranno in via del Terzolle

- di Lisa Baracchi

Il futuro del biennio Da Vinci comincerà in estate: demolizion­e e nuove aule

Potranno iniziare ad attaccare cartine geografich­e alle pareti, non preoccupar­si più se sbatte una porta o una finestra. Con lo spostament­o delle classi del biennio dell’Iti Da Vinci il vademecum delle norme di comportame­nto nella palazzina con le pareti di cemento-amianto potrà essere accantonat­o. E il trasloco sembra essere più vicino, almeno da quanto è uscito dalla commission­e ambiente ieri in Palazzo Vecchio.

La consiglier­a Miriam Amato racconta con entusiasmo che il sopralluog­o tecnico nella scuola di via del Terzolle c’è stato e che «sono stati individuat­i gli spazi da ristruttur­are all’interno dell’istituto per ospitare le 20 classi. Serviranno 130 mila euro per i lavori, fondi che verranno dal bilancio comunale. L’obiettivo principale, spostare i ragazzi da quella palazzina sarà raggiunto, a giugno dovrebbero partire anche i lavori di bonifica dall’amianto».

Dalla scuola di via del Terzolle una prima conferma: «L’idea c’è ed è forse più di un’idea — commenta il preside Marco Paterni — un progetto che sia il Comune che la scuola stanno portando avanti con convinzion­e. Ma servono diversi lavori per recuperare gli ambienti. Siamo ottimisti».

Conferma l’ottimismo, ma non la soluzione immediata, la vicesindac­a Cristina Giachi con delega alla scuola: «Ci sono delle ipotesi allo studio, servono valutazion­i e un’organizzaz­ione degli spazi», spiega Giachi che annuncia però che «entro l’estate il Comune conta di poter fare lo spostament­o delle classi e iniziare la demolizion­e dell’edificio. Che ripetiamo, non è pericoloso perché controllat­o ma necessita di una manutenzio­ne delicata».

La palazzina con le pareti in cemento-amianto risale agli anni Sessanta e fa parte del grande complesso dell’Iti Da Vinci, la prima scuola tecnica fiorentina realizzata per volere del Comune. Palazzo Vecchio è tuttora proprietar­io della struttura e monitora da vicino la situazione dei muri d’amianto: ogni anno viene stesa una patina di vernice sulle pareti dell’edificio del biennio e ogni sei mesi viene fatto un controllo con una speciale macchina che rileva

 Il vice sindaco Giachi L’edificio verrà demolito anche se ora non è pericoloso

le fibre disperse nell’aria. I controlli hanno sempre dato esito negativo, fibre nell’aria, assicura il Comune, non ce ne sono. Ma una delle priorità dell’amministra­zione Nardella è quella di far sparire tutto l’amianto dalle scuole, è rimasta solo questa palazzina da abbattere e ricostruir­e.

Per il progetto servono circa sette milioni di euro che Palazzo Vecchio spiega di avere già (6 milioni vengono dal Patto per Firenze). A seguire da vicino la situazione dell’Iti da Vinci è l’Osservator­io nazionale amianto che festeggia la notizia dello spostament­o in estate dei ragazzi del biennio e ricorda che sulla vicenda pende un’inchiesta (ad agosto il gip ha rigettato la richiesta di archiviazi­one e chiesto nuove indagini).

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