Corriere Fiorentino

ECCO SANDOKAN KABIR BEDI A FIRENZE

Una maratona della serie tv cult, il suo nuovo film, le «Chiavi della città» L’attore il 3 dicembre inaugura il festival del cinema indiano «River to River» Tra gli altri ospiti Rajat Kapoor e la diva di Bollywood Radhika Apte

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Nei dolci ricordi dell’infanzia il volto e le movenze esotiche di Sandokan erano il rassicuran­te presagio che anche in mondi misteriosi e lontani il bene e la giustizia avrebbero sempre trionfato. Anche se ora siamo diventati grandi e l’attore che interpreta­va la mitica «Tigre della Malesia» va per i 70, sarà comunque bello rincontrar­e Kabir Bedi. Il divo sarà infatti l’ospite di punta del «River to River», il festival sul cinema indiano (dal 3 all’8 dicembre alla Compagnia) che per l’occasione proporrà una maratona di episodi della serie tv diretta da Sergio Sollima che lo rese celebre, nonché il suo ultimo film, Mohenjo Daro di Ashutosh Gowariker, dove Kabir Bedi recita un personaggi­o malvagio, totalmente opposto al nobile pirata gentiluomo creato dalla fantasia di Emilio Salgari (sabato, in occasione della serata inaugurale, l’attore riceverà «Le chiavi della città» dal sindaco Dario Nardella).

Sarà però un altro attore, Rajat Kapoor, ad aprire il festival, con il film Kapoor & Sons di Shakun Batra, in cui una riunione di famiglia porterà alla luce vizi e segreti del prestigios­o e potente «clan» Kapoor, tra risate e colpi di scena. Sebbene la presenza maschile sia nutrita, il festival guarda quest’anno più al femminile, con proiezioni ad hoc, come i documentar­i In Her Words - A Journey of Indian Women di Annie Zaidi, che ripercorre il ruolo della figura femminile nella cultura indiana attraverso le voci di attiviste, ricercatri­ci e antropolog­he, o Little India Big Business di Bal Brach, sul business dei matrimoni indiani in Canada, o ancora Desiring the City di Oindrila Duttagupta, racconto corale che raccoglie le testimonia­nze di numerose donne di Mumbai e dei loro più svariati desideri. Tra i film di finzione: il romantico Jugni – Firefly di Shefali Bhushan, sui sogni e le aspirazion­i della giovane musicista Vibhavari, alle prese con il suo primo incarico importante in un paesino del Punjab; il poetico Rangaa Patangaa di Prasad Namjoshi, ambientato nell’India rurale, con al centro la storia del contadino Jumman che smarrisce

 ??  ?? Da sapere Dal 3 all’8 dicembre alla Compagnia di via Cavour nell’ambito della 50 Giorni di Cinema si tiene «River to River», unico festival in Italia dedicato al cinema indiano. È diretto da Selvaggia Velo e quest’anno avrà come ospite speciale Kabir Bedi, indimentic­abile Sandokan
Da sapere Dal 3 all’8 dicembre alla Compagnia di via Cavour nell’ambito della 50 Giorni di Cinema si tiene «River to River», unico festival in Italia dedicato al cinema indiano. È diretto da Selvaggia Velo e quest’anno avrà come ospite speciale Kabir Bedi, indimentic­abile Sandokan

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