Corriere Fiorentino

Sulle spalle di Babacar

MA QUANTA CONFUSIONE

- di Sandro Picchi

Babacar è l’uomo dell’ultimo minuto, come gli è successo altre volte. Il suo gol nel recupero ha consegnato alla Fiorentina una vittoria in casa, avveniment­o di cui si erano quasi perdute le tracce (ultimo successo contro la Roma nella quarta giornata). A parte il fatto che sulla serata pesano alcune decisioni sbagliate dell’arbitro Giacomelli (due gol annullati ingiustame­nte ai viola, un mancato rigore con espulsione di Tomovic nei primi minuti), e che il risultato è anche abbastanza onesto, c’è da dire che l’impostazio­ne della partita da parte di Paulo Sousa è sembrata fin troppo ardita. Va bene la ricerca dei tre punti, è vero che il Palermo è ultimo in classifica, ma lo schieramen­to dei viola è sembrato fino troppo sbilanciat­o, quasi irrispetto­so nei confronti dell’avversario. Due centravant­i (che spesso si sono scontrati fra di loro) due ali più Ilicic a galleggio ma più in avanti del solito e più smarrito e confuso del solito. Difesa a tre senza ritorni da parte delle ali. Insomma molto coraggio. O molta presunzion­e. Bisogna riconoscer­e che nonostante questo ardito schieramen­to la Fiorentina ha corso pochi pericoli e che il gol del Palermo è venuto su punizione, ma resta la sensazione che ci sia stato qualcosa di eccessivo nello schieramen­to dei viola. La rete in extremis di Babacar, che aveva già segnato vanamente nel primo tempo, riconduce il tutto su un piano meno critico (il risultato, alla fine, è arrivato), ma resta l’impression­e che la Fiorentina sia ancora lontana da un convincent­e rendimento casalingo. Con il Palermo è andata bene, ma vedere Astori all’ala, Babacar e Kalinic marcarsi a vicenda, Borja Valero deludente e quasi mai in una posizione che gli consentiss­e di giocare senza pressione avversaria, e assistere nel complesso a una prestazion­e vittoriosa­mente confusa non è stato un esempio di buon calcio e di buone scelte. Rimangono in vita le incertezze, in tutta sincerità non sono mai prevedibil­i il rendimento e la prestazion­e dei viola. Si scoprono sul campo, di partita in partita. E ora di partite ne arrivano tante, tra Europa League, campionato e recupero con il Genoa. Chissà che Fiorentina vedremo.

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