GLI USA CHIUDONO? SI APRE LA VIA VERSO IL CANADA
C’è una buona notizia per i Ricciarelli di Siena e il Prosciutto toscano Igp (indicazione geografica protetta). Ma in realtà è buona anche per i produttori di macchinari competitivi all’estero e per chi vuole partecipare a gare di appalto, almeno in Canada. Oggi, a meno di sorprese, il Ceta (il trattato commerciale con il Canada) passerà dalla Commissione referente per poi essere approvato «definitivamente il 13 dicembre prossimo dal Parlamento europeo» conferma il parlamentare europeo Pd Nicola Danti. Rimasto in stand-by per mesi, ha rischiato di saltare per l’opposizione del governo Vallone, ma poi alla fine è passato. Una buona notizia per chi in Italia punta all’export ed un segnale in controtenden za per gli accordi commerciali tra Ue e le Americhe, dopo che il neo presidente Usa Trump ha annunciato di voler mettere in discussione non solo il Ttp (l’intesa commerciale per il pacifico) ma anche il Ttip (intesa tra Usa e Ue), che però si era già arenato anche da questa parte dell’atlantico. Tra i prodotti food, sono state garantite 4 Igp toscane: oltre a Ricciarelli e Prosciutto, anche Lardo di Colonnata e Pecorino. Non c’è l’olio, ma non è tra i principali prodotti di scambio Italia-Canada. Il valore degli scambi bilaterali di merci tutta l’Unione europea e il Canada è stato di 63,5 miliardi di euro nel 2015 e si è concentrato (per quanto riguarda l’export europeo) su macchinari, prodotti chimici e attrezzature per il trasporto. E per i contenziosi? Lodi arbitrali, spesso contestati dai detrattori di questi accordi commerciali (si bypassano le normative nazionali, è la critica). Verrà utilizzato l’Investment Court System: «Non perfetto, ma che fa fare grandi passi avanti al vecchio e molto criticato meccanismo Isds» ricorda Danti.