L’arte del rimorchio conquista Hannover
Una lunga tradizione e un prodotto altamente innovativo. Menci, azienda di Castiglion Fiorentino leader nella produzione di semirimorchi, all’International Motor Show di Hannover ha presentato la sua nuova creazione: un semirimorchio di alluminio e resine capace di far risparmiare anche 500 chili di tara, cioè di abbassarla del 26%. Ottenendo tre risultati: riduzione dei consumi di carburante, riduzione delle emissioni di scarico, ottimizzazione del carico. Entro fine anno affronterà i test su strada e a giugno sarà in commercio. Tutto è iniziato novanta anni fa con Geremia Menci, adesso è la terza generazione che manda avanti l’azienda. Nel 2013 l’acquisizione di Zorzi, concorrente di Treviso, ha trasformato Menci nel primo costruttore italiano di semirimorchi con 250 dipendenti, 170 a Castiglion Fiorentino, 80 a Treviso, governance tutta aretina e 55 milioni di euro di fatturato. Vanno aggiunti 10 dipendenti in Marocco e 5 per la rete vendita all’estero. Russia, Francia, Austria e Germania i mercati oltre confine, oltre al Brasile dove nel giro di un paio d’anni verrà aperta un’unità produttiva. Quello dei semirimorchi è un settore nel quale i dieci più grandi costruttori sono tedeschi, ma Menci è riuscita a ritagliarsi un ruolo primario in una nicchia di mercato, diventando leader. «Quando siamo andati per la prima volta in fiera nel ’94 la concorrenza snobbava i nostri prodotti in alluminio», dice il dg Massimo Menci. Ma il mercato è l’unico giudice.