Fagorzi sospeso e reintegrato: «Si comporti bene»
Il massaggiatore assente dalla panchina da settimane. La dura nota della Fiorentina
Un vero e proprio caso, che nelle ultime settimane ha lasciato lo spogliatoio viola senza il suo massaggiatore di fiducia.
Da qualche settimana Maurizio Fagorzi, storico massofisioterapista viola fin dai tempi della C2, è stato sospeso dalla società per «motivi disciplinari», al punto che dalla partita d’andata contro lo Slovan Liberec non è stato più in panchina. Da oggi, fa sapere la Fiorentina, «il massaggiatore rientrerà a lavoro dopo un periodo di sospensione». Un reintegro che però non chiude la questione. Da qualche mese infatti Fagorzi (che già in passato era stato soil speso dal club) è diventato collaboratore dell’Under 21 azzurra. Un incarico che non sarebbe piaciuto alla Fiorentina, visto che durante i ritiri della nazionale, Borja e compagni restano senza il loro «mago» dei massaggi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso però sarebbe un’altra. L’attuale staff viola infatti avrebbe chiesto consulenze esterne per la cura degli infortunati. Una scelta che non sarebbe piaciuta a Fagorzi e che avrebbe portato tensioni con il club: «Si precisa, e ci rammarica ricordare — prosegue il duro comunicato viola — che tale sanzione segue un altro periodo di sospensione che sig. Fagorzi ha dovuto scontare alla fine della scorsa stagione, sempre per motivi disciplinari, per aver violato in maniera grave, norme di condotta sociale e societaria».
Non basta però, perché la Fiorentina precisa ancora che «Fagorzi è legato alla società con un contratto da operatore sanitario ausiliario» a tempo determinato. La società si augura che riesca in futuro a rispettare le regole che vengono richieste ad ogni lavoratore adoperandosi per avere un comportamento adeguato agli scopi per i quali è stato assunto». Il comportamento scorretto reiterato, il contratto sventolato ai quattro venti, il codice etico che non sarebbe stato rispettato e chissà cos’altro. Ce n’è abbastanza per parlare di giallo in casa viola, nonostante che lo stesso Fagorzi (fiorentino doc e tifoso viola) sia amico dei calciatori. Quando l’anno scorso fu colto da un gravissimo lutto (morì sua moglie) Montella e una folta delegazione viola gli dimostrò affetto e vicinanza partecipando ai funerali. Proprio questo però è il tasto dolente: uno spogliatoio ha i suoi riferimenti. «Fago» è uno di questi e toglierlo improvvisamente dalla quotidianità potrebbe creare problemi. A Baku comunque ci sarà anche lui, sperando che l’ennesima polemica a colpi di comunicati, finisca in una stretta di mano.