Corriere Fiorentino

Nogarin: il No di Livorno penalizzat­a e arrabbiata

Il sindaco Nogarin (M5S): «Due Toscane: Livorno boccia il governo, Firenze (più ricca) lo assolve»

- di Marzio Fatucchi

«Il No ha vinto sulla costa per l’arroganza del Pd e le non risposte alla crisi» dice il sindaco Filippo Nogarin.

«Faccio tre firme, mica capita tutti i giorni arrivino fondi dalla Regione... e rispondo».

Filippo Nogarin, sindaco a Cinquestel­le di Livorno: avete vinto il referendum. «Sì, abbiamo vinto». Ma non da soli. 0 «Prima ancora di bocciare la riforma costituzio­nale, gli elettori hanno voluto bocciare chi l’ha scritta, Renzi-Boschi-Verdini, padri “ricostitue­nti” poco credibili».

In Toscana però il No, sostenuto anche dal M5S, ha perso, complessiv­amente. Tranne sulla costa: perché?

«Io penso che questa regione stia sprecando risorse pubbliche con provvedime­nti poco produttivi. Firenze va ad una velocità, la parte in crisi in della Toscana ad un’altra molto inferiore. E reagisce».

Di che sprechi parla? La Regione sta investendo molto sulle aree di crisi...

«Un esempio tra tutti: hanno stanziato 3 milioni di euro per i lavori socialment­e utili. . Sa quanto è stato erogato alla fine? Solo 638 mila euro: il motivo è, come al solito, la troppa burocrazia della Regione. Hanno fatto scappare aziende e associazio­ni, hanno chiesto una comparteci­pazione troppo alta ai Comuni che, avendo pochi soldi, si sono tirati fuori. Lo slogan è passato ma non è stato un provvedime­nto reale. Come Comune, noi ci siamo piazzati secondi nel bando per 28 persone: il progetto costa 212 mila euro, di cui 91 mila a carico della Regione, il resto a carico nostro. Che razza di aiuto è? Questo è il motivo per cui la Toscana va a due velocità: la costa boccia il Sì, il governo e il Pd regionale, e l’altra (con Firenze) lo assolve perché va meglio economicam­ente».

Sembra di sentire le critiche del segretario Pd Dario Parrini contro il governator­e Enrico Rossi, sulla scarsa efficacia delle politiche regionali sulla costa: d’accordo con lui?

«Il Pd dovrebbe fare un bango di umiltà e non considerar­e la “cosa pubblica” come “cosa propria”. Il Sì ha prevalso solo perché negli anni il Pd si è arroccato, ha blindato il suo potere. Vince a Firenze, dove è ancora più blindato che altrove».

Però a Livorno avete vinto voi alle comunali.

«Ma lo sa che Livorno è esclusa dalle decisioni vitali dei rifiuti e della sanità? Il Pd regionale ha modificato leggi e fatto di tutto perché io, come sindaco, non sieda negli organi politici di rifiuti e sanità perché sono del M5S. Nei rifiuti è stato preferito come presidente il sindaco di Collesalve­tti, e segretario provincial­e Pd, Lorenzo Bacci. Nella sanità, ci hanno sostituiti con il sindaco di Cecina, sempre Pd. Un ragionamen­to folle. Le città si rendono conto dell’arroganza e puniscono il Pd».

Questo però dovrebbe portare ad allearvi, come M5S, con le altre opposizion­i, dove possibile.

«Sui temi, durante la campagna elettorale, abbiamo avuto convergenz­e: su 12 candidati sindaci, 11 erano contro lo spostament­o dell’ospedale e il Pd era a favore. Non c’è bisogno di alleanze, basta affrontar ei temi in modo non ideologico. Io mi limito alla gestione del mio territorio. E Livorno sente questo atteggiame­nto ostile del Pd regionale, con provvedime­nti ad arte contro questa città. Alcuni eclatanti: tipo la legge 65, dove in caso di non approvazio­ne del piano regolatore portuale la Regione si sostituisc­e d’imperio».

Ma la vittoria del No non potete intestarve­la da soli: se a Pisa ha vinto, il No deve ringraziar­e i dalemiani del Pd...

«Questo è normale: il voto referendar­io ha bocciato un governo Renzi-Boschi-Verdini. Ma il Pd può fare tutte le analisi politiche che vuole, dandoci della “accozzagli­a”. Smettano di parlare del 40% al Sì come se fosse tutto loro. Non vuol dire nulla e non è così. I sofisti sono dilettanti, al confronto».

Come fa Livorno ad uscire da questo isolamento?

«Il Pd comprenda che se vanno avanti con questa politica, non riuscirann­o a governare più. E continuera­nno a perdere potere e credibilit­à».

Insomma, sembra sempre di più che lei la pensi come il segretario del Pd toscano Dario Parrini...

«Loro hanno tutti la solita casacca, inutile addossarsi colpe l’un l’altro. È solo la teoria degli alibi che porta a scaricare la responsabi­lità addosso a Rossi. Ma non mi pare che Parrini abbia un palmares positivo: da quando è segretario, ha perso così tanti Comuni...».

Che fa, dà consigli al Pd? Avete paura di conquistar­e altre città?

«Macché paura, ne conquister­emo».

Responsabi­lità La Regione ha sbagliato molto, ma le accuse di Parrini a Rossi sono un alibi. Non è che il segretario del Pd abbia un palmares positivo...

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Filippo Nogarin
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Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, Movimento 5 Stelle
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I risultati toscani del referendum e il nodo della costa sul Corriere Fiorentino di ieri

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