Corriere Fiorentino

ITALIA BRUM BRUM ARTE A TUTTA VELOCITÀ

Disegni, sculture, foto e vecchi modelli celebrano mito esaltato dai Futuristi Doppio percorso a Pontedera, tra il nuovo spazio al Palazzo Pretorio e il Museo Piaggio Da Marino Marini a Sironi, sino a Balla e Depero: un omaggio all’uomo meccanico

- Cinzia Colosimo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un edificio recuperato e una mostra di respiro nazionale a Pontedera, tra il museo Piaggio e il neonato «Palp» — già Palazzo Pretorio — per un unico evento dedicato al mito della velocità. «Tutti in moto», si chiama così l’esposizion­e che inaugura il 9 dicembre, a cura di Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci, visitabile fino al 18 aprile. Oltre 250 opere tra dipinti, sculture, fotografie e oggetti «di culto» che riguardano la dimensione del movimento, dell’uomo meccanico e la sua esperienza. La mostra è un viaggio dentro la storia della mobilità tra la fine dell’ 800 e metà ‘900, con il suo riflesso nelle arti figurative. Ed è anche un percorso che trova nelle opere futuriste la sua espression­e più compiuta, l’esaltazion­e del dinamismo e «dell’uomo meccanico».

La scoperta comincia a Palazzo Pretorio, dove si incontra un’Italia ancora agreste, in cui ci si sposta a piedi o in carrozza — ecco qui i cavalli di Marino Marini — e dove prendono piede gli altri mezzi «veloci». E così a ogni sala è dedicato un veicolo: il treno, il tram, il piroscafo, la bicicletta, l’automobile, la moto, l’aerostato e l’aereo a motore. Simboli della modernità, con le loro contraddiz­ioni e la loro spinta avvenirist­ica, nelle opere di Bianchi, Viani, Ziveri, Severini, Boccioni, Balla e Depero: ci sono tutti e non manca l’attenzione anche alla celebrazio­ne del volo con un omaggio all’aeropittur­a. La mostra prosegue al Museo Piaggio dove si incontrano le 21 opere di grande formato accanto ad alcune storiche Vespe. Qui, in un’unica sala c’è la costruzion­e dell’immaginari­o futurista: attraverso la comparsa dei mezzi come nuovi soggetti, ma anche con la rilettura dei soggetti umani che questi mezzi li scoprono. E quindi il celebre scatto di Marinetti a bordo della sua Isotta Frascati, o la motociclet­ta, che diventa terreno di compenetra­zione tra pilota e autore nelle opere di Dottori, Sironi, Giattanasi­o, Pannaggi. È un percorso che rappresent­a anche un omaggio alla città della Vespa: «Abbiamo lavorato sulla celebrazio­ne del mezzo

meccanico», spiega la curatrice Daniela Fonti, «sul doppio significat­o della parola moto: movimento e motociclet­ta». Una mostra «con una forte componente toscana — aggiunge Fonti — perché curiosamen­te abbiamo trovato in terra toscana i fratelli Thayaht e Ram, lo stesso Natali, il viareggino Viani, molti autori la cui produzione rientrava in questo racconto». Per il nuovo Palp il titolo della mostra è anche un auspicio: «Il recupero del palazzo tramite la Fondazione Pontedera per la Cultura e una sinergia tra pubblico e privato, è il primo tassello», dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi. «Qui vogliamo continuare a dare spazio all’arte».

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Da sapere «Tutti in moto» la mostra dedicata al mito della velocità a Pontedera, si inaugura il 9 dicembre, venerdì, e va avanti sino al 18 aprile Si snoda in un doppio percorso che comprende il museo Pontedera e il nuovo Palp, uno spazio espositivo al...
 ??  ?? Gallery Dall’alto: Mario Sironi «Uomo nuovo» 1918; Tato (Guglielmo Sansoni) «Sorvolando in spirale il Colosseo (Spiralata)» 1930; Aroldo Bonzagni «L’arrivo del treno» 1912
Gallery Dall’alto: Mario Sironi «Uomo nuovo» 1918; Tato (Guglielmo Sansoni) «Sorvolando in spirale il Colosseo (Spiralata)» 1930; Aroldo Bonzagni «L’arrivo del treno» 1912
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