Scampò ai nazisti, muore nell’incendio in casa
La tragedia a Pietrasanta: all’epoca dell’eccidio di Stazzema lui aveva 21 anni
Si era salvato dall’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944 che vide l’esercito tedesco fucilare a sangue freddo 560 civili del posto, fra cui molte donne e bambini: Osman Berretti all’epoca aveva 21 anni e quel giorno in un solo colpo perse tre sorelle. All’alba di ieri uno degli ultimi superstiti rimasti di quella carneficina ha perso la vita a Valdicastello, frazione di Pietrasanta dove viveva assieme alla moglie: il fuoco sprigionato dal camino della sua casa ha causato un incendio che non gli ha dato scampo. Berretti, oggi 93 anni, è morto sul colpo; la moglie ottantenne è rimasta intossicata dalle esalazioni delle fiamme, ma è viva. Trasportata d’urgenza all’ospedale Versilia da un’ambulanza, è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso che hanno escluso ulteriori complicazioni. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, attorno alle 6 del mattino l’anziano si è alzato dal letto per accendere il camino, nel tentativo di riscaldare la casa: durante questa operazione ripetuta chissà quante volte però c’è stato un ritorno di fiamma che lo ha investito. La consorte, ancora a letto, richiamata dalle grida di aiuto del marito ha tentato con uno straccio di bloccare le fiamme, ma ha dovuto desistere a causa del fumo che ormai aveva invaso la stanza. A quel punto ha chiamato i soccorsi assieme a una nipote della coppia, nel frattempo sopraggiunta in casa ma ormai non c’era più niente da fare. Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, assieme all’amministrazione comunale da lui guidata, al Museo della Pace di Sant’Anna e all’Associazione Martiri, hanno ricordato con commozione la figura di Berretti.