Sottopasso Milton, si apre il sipario Ora si teme il caos per via Valfonda
Finita la prima opera delle nuove tramvie. Ma con il 2017 altri cantieri monstre
La prima macchina che lo deve attraversare non parte subito, solo alla terza accensione. Ma poi tutto fila liscio, esattamente come sono filati lisci i cantieri, gli unici ahimè finora conclusi delle tramvie 2 e 3. E si capisce quindi perché l’inaugurazione di una opera importante per la città, anche se solo un sottopasso, viene presentata addirittura con l’apertura di un sipario.
Da ieri, viale Milton torna a «sfondare» su viale Strozzi, dopo due anni di lavori (e di chiusura) della strada che si interrompeva all’altezza del Ponte Bailey tra via Leone X e via Crispi. Uno sfogo in più per la zona dopo che, dallo scorso 3 dicembre, sono stati riaperti il Ponte dello Statuto e via dello Statuto verso piazza Vieusseux-piazza Leopolda e Careggi. Insomma, ora chi arriva da piazza Libertà e dai viali ha ora tre strade per andare verso Careggi e tre per andare verso Strozzi-viale Belfiore: i viali stessi, via Lorenzo Il Magnifico e viale Milton.
«Quella che inauguriamo oggi — ha commentato il sindaco Dario Nardella — è l’opera più importante della linea 3, un esempio di tecnologia tutta italiana e anche una dimostrazione di efficienza e di rapidità. Si tratta di un importante passo avanti verso il completamento della linea 3 e, grazie all’impegno di tutti, i lavori sono terminati con un anno di anticipo».
A costruirla, Cmb (la stessa che tra 15 giorni giura di inaugurare la Salerno-Reggio Calabria), la Trevi «e molte aziende locali», ricorda sempre il sindaco a fianco del viceministro Riccardo Nencini che conferma l’impegno del governo (ancorché dimissionario) per finanziare i nuovi rami della tramvia.
La cerimonia di inaugurazione (con tanto di tende tirate sull’ingresso che si sono aperte quando Nardella ha premuto un pulsante) vede la presenza dei tecnici e dirigenti delle aziende, dei politici (dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti al presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli passando da quello della Commissione Ambiente di Palazzo Vecchio Fabrizio Ricci), residenti e commercianti della zona. L’emiliana Cmb, orgogliosa per il lavoro fatto, prepara un buffet con tanto di mix emiliano-toscano, panelle con patè di fegatini di pollo con tavolini sull’asfalto ancora da rinnovare. «Le prime tre linee del tram — aggiunge Nardella — si sono tradotte in 600 milioni di investimenti e centinaia e centinaia di posti di lavoro. Firenze alla fine di questi lavori sarà completamente diversa: moderna, sostenibile».
Ma non è ancora finita. E se lo Statuto respira, gennaio e febbraio saranno mesi campali. Lo ricorda Giorgetti che esprime il suo «timore» per l’arrivo dei cantieri in via Valfonda e in piazza Dalmazia (liberata per le feste) . E successivamente, per quelli in viale Belfiore. Ma per il momento, Palazzo Vecchio fa festa per l’unico cantiere in anticipo sui ritardi della tramvia.