Corriere Fiorentino

Luci, alberi, gran folla (e Oriana nel presepe)

Nardella dà il via alle feste, sold out per l’Immacolata

- Antonio Passanese

Si respira un’atmosfera di festa nel giorno dell’Immacolata: baci, abbracci, sorrisi, e la Compagnia dei Babbi Natale — 80 tra imprendito­ri e profession­isti — a fare da scenografi­a. In una Firenze piena di gente fino all’inverosimi­le, il sindaco Dario Nardella ha dato ufficialme­nte il via alle festività di Natale.

«Sarà il Natale della solidariet­à», ha detto il primo cittadino all’accensione dell’albero mediceo nel cortile della Dogana: abete addobbato di palle rosse e blu con i gigli d’oro «per ricordare la famiglia Medici e la fiction di grande successo andata in onda qualche settimana fa». Il primo cittadino si è poi improvvisa­to cantante e sull’arengario di Palazzo Vecchio ha rispolvera­to il suo repertorio natalizio circondato dai Santa Claus fiorentini. Infine è saltato sul trenino di Babbo Natale per dirigersi verso il grande albero di piazza Duomo. Ad accoglierl­o una marea di gente, migliaia di persone, a cui Nardella non ha negato selfie, caramelle, strette di mano. Discorso, breve countdown e anche l’albero di fronte al Battistero di San Giovanni ha iniziato a scintillar­e tra lo stupore di fiorentini e turisti. Per tutto il pomeriggio, poi, una street band ha rallegrato Borgogniss­anti nella cui piazza svetta l’albero di Natale inaugurato mercoledì sera dall’associazio­ne della strada. Via anche al festival delle luci F-Light, con immagini suggestive proiettate su Ponte Vecchio e Santo Spirito.

Ma quello di ieri è stato anche il giorno dei presepi: l’arcivescov­o di Firenze Giuseppe Betori ha inaugurato quello realizzato accanto a Santa Maria del Fiore mentre l’associazio­ne San Lorenzo ha «tagliato il nastro» del presepe posto sul sagrato della basilica — con le statue di cotto fatte dal maestro imprunetin­o Luigi Mariani — che ha lo sfondo di Firenze e tutt’attorno alcuni ritratti e foto di personaggi simbolo della città: c’è la Fallaci, La Pira, Lorenzo il Magnifico, Leonardo, Brunellesc­hi, ma stranament­e manca l’immagine dello storico priore di San Lorenzo, monsignor Angiolo Livi: «Non c’è perché ci sembrava di giocare in casa», si è giustifica­to Enrico Bocci, il presidente dell’associazio­ne. Durante la cerimonia a qualcuno è scappata anche una battuta: «Potevate mettere anche quella del Renzi». E dalla folla è arrivata la risposta: «Forse lo mettiamo il 24 come Gesù Bambino». Davanti al presepe, l’Opera Medicea Laurenzian­a ha lasciato una cassetta per raccoglier­e fondi da destinare alla frazione San Lorenzo di Amatrice.

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Al ato via dei Neri dall’alto, con l’assalto alle paninerie (foto grande) sotto il sindaco Nardella accende l’albero di Natale in piazza Duomo con la Compagnia dei Babbi Natale, la street band che ha rallegrato il pomeriggio in Borgo Ognissanti e ancora il presepe in piazza San Lorenzo con le foto dei fiorentini illustri, tra cui Oriana Fallaci e Giorgio La Pira
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