Corriere Fiorentino

Il giglio nello stemma del cardinale albanese

In Duomo con Betori il neo-porporato torturato dal regime comunista

- Mauro Bonciani

Nello stemma ha voluto l’aquila della sua Albania e il giglio di Firenze, «patria adottiva» per lui e per i suoi parenti. Ieri il neo cardinale Ernest Simoni ha celebrato la messa della Immacolata in Santa Maria del Fiore su richiesta del cardinale e arcivescov­o Giuseppe Betori.

Simoni, che ha passato 37 anni tra carceri e avorio forzati nell’Albania comunista perché «nemico del popolo» in quanto prete, è legato a Firenze dal rapporto decennale che la sua famiglia ha con la città e dall’amicizia con il cardinale. «Chi sia questo sacerdote albanese che il Papa ha voluto annoverare tra i cardinali di Santa Romana Chiesa penso che sia noto a tutti voi — ha detto Betori, salutandol­o all’inizio della messa — Un prete che ha subito 37 anni di prigionia e lavori forzati nell’Albania comunista di Enver Hoxha. Oggi a pregare con noi c’è un martire della fede». «Quando il Papa crea nuovi cardinali impone loro la berretta rossa pronuncian­do queste parole: “Ricevete la berretta rossa come segno della dignità del cardinalat­o, a significar­e che dovete essere pronti a comportarv­i con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana...”. Sono parole — ha proseguito — che per don Ernest non rappresent­ano una promessa per il futuro, ma il riassunto di tutta la sua vita». «Lo sentiamo anche un po’ nostro», ha sottolinea­to l’arcivescov­o, concludend­o: «Sappia, eminenza, che anche i fiorentini Le vogliono bene: siamo lieti di avere tra noi un così insigne testimone di Cristo». Simoni ha ringraziat­o Betori e la Diocesi per l’aiuto e l’attenzione ricevuti dal momento in cui Papa Francesco ha annunciato la sua creazione da sacerdote a cardinale e tanti albanesi erano in cattedrale ad applaudirl­o. Il neo cardinale ha voluto il giglio inserito nello stemma — sopra la croce, la stella d’Oriente a sette punte ed il motto «il mio cuore immacolato trionferà», la profezia della Madonna di Fatima scritta in un albanese popolare — ed ha partecipat­o sia alla benedizion­e del presepe sul sagrato della cattedrale che all’omaggio alla Madonna del Bigallo.Chiuso da Betori con l’invito «alla nostra Chiesa e alla nostra città di costruire ponti e legami», di «essere più uniti per il bene comune, con sogni all’altezza della nostra migliore tradizione di bellezza e di solidariet­à».

 ?? ?? Il cardinale Ernest Simoni ha celebrato in Duomo la messa dell’Immacolata
Il cardinale Ernest Simoni ha celebrato in Duomo la messa dell’Immacolata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy