Una è fatta, ora il campionato
Nel gelo di Baku la Fiorentina vince e chiude in testa il girone, lunedì il sorteggio per i sedicesimi L’allenatore: «Abbiamo centrato l’obiettivo, spero che non arrivino brutte sorprese». Ma c’è il rischio Ibrahimovic
L’abbraccio con il suo pupillo, la vittoria e il primo posto. Nonostante il gelo, la notte di Baku Paulo Sousa se la ricorderà a lungo. Contro il Qarabag ha sofferto, ma il primo gol tra i professionisti di Chiesa jr gli consegna primato nel girone e il passaggio ai sedicesimi di finale in Europa League. Per la Fiorentina così diventano quattro le qualificazioni consecutive nei gironi di coppa Uefa, mentre Paulo adesso può sperare in un sorteggio più benevolo dello scorso anno: «Avevamo l’obiettivo di arrivare primi e l’abbiamo centrato — spiega Sousa prima di scappare in aeroporto — spero che stavolta il sorteggio sia diverso. Visto che siamo arrivati primi però, credo sarà più favorevole».
Anche se il Tottenham per il momento è scongiurato (sfiderà una seconda), un pericolo, e non di poco conto, l’urna ce l’avrà: il Manchester United di Ibra, finito secondo nel girone A. Prima di pensare al futuro comunque, è giusto fermarsi a quanto accaduto in Azerbaijan. A dispetto del 5-1 dell’andata infatti, battere il Qarabag è stato tutt’altro che semplice. Oltre alla spinta del popolo azero e l’orgoglio di una squadra in cerca di un risultato storico (alla fine però è passato il Paok, ieri vincente sullo Slovan 2-0), i viola hanno avuto nel terreno di gioco un avversario in più: la neve caduta ieri mattina, mista alle temperature sotto lo zero infatti, ha ghiacciato il campo, rendendo complesso il solito palleggio rasoterra dei viola.Con queste premesse, la partita ha il primo sussulto solo dopo il clamoroso palo del centravanti sudafricano Ndlovu, perso malamente da Gonzalo in velocità, ma su cui Tatarusanu ci mette una pezza decisiva. Dall’altra parte, la Fiorentina risponde subito con Berna, bravissimo nel girare di prima intenzione un bell’assist di Maxi Olivera, ma sfortunato nel cogliere in pieno il palo alla destra del portiere. Uno a uno insomma, ma solo nel conto dei legni. Per i gol infatti serve aspettare la ripresa, quando Vecino, imbeccato da Kalinic, sblocca la sua stagione e segna il suo primo gol in carriera nelle coppe. Sembra fatta, anche perché il Qarabag subisce il colpo e quasi si rassegna all’eliminazione. Un altro errore di Gonzalo però lascia un’autostrada a Reynaldo per il gol del pari: per il capitano così si consuma un’autentica serataccia, che fa il paio con quella di San Siro di qualche giorno fa, e proprio nel periodo in cui la storia del suo rinnovo contrattuale è sulla bocca di tutti (che le polemiche gli abbiano fatto male?). L’epilogo comunque è dolce come il miele, perché su azione della vecchia guardia (cross di Borja, tiro di Kalinic), nasce il gol del baby talento figlio d’arte. Che sistema le cose in classifica e rende speciale una partita altrimenti tutt’altro che indimenticabile. Nel finale a dire il vero Chiesa si fa espellere per una doppia ammonizione evitabile, ma certe leggerezze frutto della gioventù si possono anche perdonare. Tra le note negative semmai, la solita scarsa attitudine nel gestire le partite e quella necessità di affidarsi (anche col Qarabag) ai titolarissimi. Gli ingressi di Kalinic (per lo spento Babacar) e di Borja infatti hanno reso più dinamico e imprevedibile il gioco viola. Dal prossimo turno (a febbraio) Paulo tornerà ad affidarsi alla Fiorentina 1, intanto però sotto con il poker di campionato: lunedì arriva il Sassuolo, ieri fermato dalla nebbia e oggi costretto agli straordinari in coppa. Un’altra buona notizia della notte viola.
Fatica Il Sassuolo prossimo avversario al Franchi fermato dalla nebbia: giocherà oggi