Appartamenti di lusso vista degrado Ecco lo spettacolo da quelle finestre
Accuse dal «Club Tornabuoni»: tutti i weekend ragazzi ubriachi e il 113 non interviene
A pochi passi dalle boutique della grandi griffe e da piazza Strozzi, alle spalle della chiesa dei santi Michele e Gaetano, proprio sotto le finestre del Club Tornabuoni va in scena il degrado. Siamo nel centro del lusso fiorentino e ogni fine settimana quaranta ragazzini si ritrovano tra via dei Pescioni e via dei Corsi per consumare droga e alcol fino a stare male. Poi, completamente ubriachi, urlano fino all’alba, si danno al vandalismo e se gli scappa qualche bisogno fisiologico utilizzano la strada e i portoni come toilette a cielo aperto.
I residenti del «Club Tornabuoni» sono esasperati e ormai non dormono più: hanno provato a lamentarsi, a chiedere di abbassare la voce, ma per tutta risposta hanno ricevuto insulti e minacce. Non solo: «Una notte è scattata perfino una sassaiola contro le nostre finestre e per dispetto, la mattina dopo, abbiamo trovato cocci di vetro, pipì e feci davanti ai nostri portoni», dicono. Inutile chiamare la polizia: «Dal 113 rispondono che hanno pochi uomini e poche pattuglie ma qui la situazione è diventata ingestibile e anche pericolosa perché questi ragazzi quando alzano il gomito diventano molto molesti». Sono italiani e stranieri, e non sono neanche maggiorenni: arrivano con i loro scooter in via dei Pescioni carichi di bottiglie di prosecco, vino e superalcolici (che comprano nei vari minimarket del centro) per poi sedersi in circolo o sui marciapiedi a sbronzarsi e a fumare spinelli.
Ci sono decine di foto che documentano ciò che il venerdì e il sabato accade lì, scatti che sono stati girati per mail a Palazzo Vecchio senza peraltro sortire alcun effetto. Anche i proprietari del rinomato Uncle Jimmy’s Bar — un pub che si trova all’angolo tra via dei Pescioni e via dei Corsi — hanno provato a rivolgersi alle forze dell’ordine: «Non sono nostri clienti — dicono dal pub — e per noi rappresentano un problema, soprattutto nel fine settimana. Noi facciamo entrare solo persone dai 20 anni in su e all’ingresso chiediamo i documenti, mentre i ragazzi di cui parliamo hanno tra i 15 e i 17 anni. Con il nostro bodyguard cerchiamo di tenere la situazione sotto controllo ma non possiamo dire nulla a chi è fuori dal bar e non è cliente».
I residenti di via dei Pescioni e via dei Corsi si sono pure rivolti al rettore della chiesa di piazza Antinori e al vicario generale della diocesi di Firenze «perché secondo noi tutti i problemi di degrado della zona sono dovuti a quel pub che richiama centinaia di persone nel fine settimana. E il fondo è di proprietà della Chiesa. Stiamo preparando una lettera per chiedere un intervento energico». Ma dall’Uncle Jimmy’s Bar rispediscono le accuse al mittente: «Noi non c’entriamo nulla, e quei terribili ragazzini, che nel pub non entrano perché minorenni, danno fastidio anche ai nostri clienti».