Corriere Fiorentino

BETLEMME È QUI I PRESEPI IN TOSCANA

A Firenze c’è in terracotta imprunetin­a, a Cerreto Guidi hanno usato l’uncinetto Solo a Castelfior­entino ce ne sono 70 mentre a Poggibonsi è animata Viaggio tra le rappresent­azioni della Natività che nascono dall’ingegno di volontari

- Ivana Zuliani

La terra dei campanili diventa la terra dei presepi. I borghi toscani celebrano il Natale con la rappresent­azione della Natività. Ognuno a suo modo. Ci sono i presepi di una volta o quelli che si muovono grazie a una bici, realizzati in materiali poveri o in terracotta, oppure con personaggi viventi. Dietro, ci sono le storie di chi li ha creati, con passione e pazienza. Ecco qualche proposta tra le centinaia che si possono trovare in Toscana.

Firenze

Sul sagrato della Cattedrale di Firenze fino all’8 gennaio statue in terracotta, a grandezza naturale raffiguran­o la Sacra Famiglia: Maria, Giuseppe e Gesù sono pezzi unici fatti a mano dall’artigiano Luigi Mariani della storica fornace di famiglia. Per l’Epifania, per la Cavalcata dei Magi, vengono sostituite da persone e animali in carne e ossa. Figure in cotto dello stesso maestro formano la Natività anche sul sagrato di San Lorenzo: sullo sfondo c’è Firenze, intorno i ritratti dei personaggi che l’hanno resa grande, da Michelange­lo a Oriana Fallaci. Quinta edizione all’Hotel Rivoli per la mostra dei presepi dell’artista emiliano Claudio Landurini fatto con materiali poveri e semplici.

Castelfior­entino

Per un mese, la via dei presepi si snoda per il borgo con con 70 rappresent­azioni per le strade, nei negozi, sui balconi, nelle chiese. È qui che si trovano il presepe meteorolog­ico, con la nebbia, la neve, il temporale e il primo presepe in bicicletta: è a grandezza naturale e si illumina con l’energia prodotta pedalando su tre mountain bike. È soprannomi­nato «Presepe Gino Bartali».

Cerreto Guidi

Da record è il presepe all’uncinetto di Cerreto Guidi: misura 20 metri ed è fatto, unico in Italia, all’uncinetto, dai fili d’erba alle tegole dei tetti. Le statuine ritraggono veri personaggi del paese, il sindaco, il macellaio, il maresciall­o, il parroco, ogni anno si arricchisc­e con nuove figure e nuovi angoli del borgo.È nato da

un’idea di Gessica Mancini, come reazione a una malattia, ed è realizzato in ore e ore di lavoro e chilometri di filo dalle «dame dell’uncinetto». Come il presepe del Campanile, nella torre campanaria della propositur­a, fa parte della Via dei Presepi (fino all’8 gennaio).

Pescia

Pescia diventa la scenografi­a per un presepe vivente: la rappresent­azione della Natività, in scena il 18 dicembre e il 6 gennaio, vede oltre 150 figuranti e si snoda lungo il fiume che attraversa il borgo. Ha un’ambientazi­one medioevale, con accampamen­ti militari, pastori, botteghe dei mestieri e locande nelle quali saranno riproposte ricette del passato.

Calci

Lo chiamano il «presepe che cresce» perché ogni anno vede aggiungers­i nuovi personaggi e nuove ambientazi­oni. È quello che il giorno di Natale viene ricreato nella chiesa di Nicosia di Calci. Quando è nato, nel 1999, aveva solo tre figure: Maria, Giuseppe e il bambi- nello. Nel tempo si sono affiancate altre statuine, in gesso, vestite con tessuti d’epoca.

San Miniato

Il presepe segue il Calendario dell’Avvento: ogni giorno fino al 15 gennaio alle finestre del seminario viene collocata un’opera di un’artista.

Cigoli

«… camminando sulle acque del Giordano…» è il tema 2016 del Presepe di Cigoli (fino all’8 gennaio), un presepe artistico dalle antiche origini che quest’anno si presenta rinno- vato, con un nuovo cielo stellato e scenografi­e su quattro scale: il visitatore si trova immerso nel paesaggio.

Poggibonsi

Ci sono i falegnami, i boscaioli, il barbiere, il maniscalco, il ciabattino, il fabbro. È il presepe degli antichi mestieri di Poggibonsi (fino al 10 gennaio), ideato da Ernesto Romano. Comprende circa 50 figure, oltre ai tre personaggi della Natività in movimento e un albero con oltre 2000 bottiglie di plastica riciclata, con all’interno un presepio immerso in una fontana di luci tricolori.

Convalle di Pescaglia

È davvero in una grotta la Natività realizzata a Convalle di Pescaglia dal Gruppo Speleologi­co Alpinistic­o Valdreddan­a: in un antro naturale sono collocate le statue in resina, raggiungib­ili dopo un percorso nel bosco, illuminato di notte. A Pieve Fosciana , accanto al presepe meccanico, ci sono 40 rappresent­azioni: una è in una stalla.

Salaiola

Nel piccolo borgo i presepi sono in rima: tra le poesie scritte su case e tronchi d’albero gli abitanti allestisco­no opere d’arte che raccontano la Natività (fino al 6 gennaio).

Porto Santo Stefano

Nell’Acquario comunale fino all’8 gennaio i biologi dell’Accademia Mare Ambiente creano un presepe subacqueo.

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Grotte A destra il Presepe di Cigoli un viaggio nella grotta della Natività sotto un nuovo cielo stellato Con l’impression­e di trovarsi dentro la stalla di Betlemme
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 ??  ?? Da sapere A sinistra il presepe all’uncinetto di Cerreto Guidi, a destra quello subacqueo di Porto Santo Stefano Sotto quello di Pescia
Da sapere A sinistra il presepe all’uncinetto di Cerreto Guidi, a destra quello subacqueo di Porto Santo Stefano Sotto quello di Pescia
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