È ANDATA BENE (E PER ORA BASTA)
Bene con il Sassuolo e male nel sorteggio. Dall’urna europea è uscito il nome interminabile del Borussia Monchengladbach, avversario insidioso, ma sempre meglio del temuto Manchester United. Dal posticipo di campionato è arrivata una sofferta vittoria con la doppia firma di Kalinic, finalmente in gol al Franchi.
La classifica dei viola migliora, anche se non si sa quanto sarà lunga la rincorsa verso un piazzamento da Europa League. Contro il Sassuolo, stanco quanto la Fiorentina e molto più sfortunato per i guai che lo hanno perseguitato anche nella serata di ieri, sono arrivati i tre punti, con una prestazione più individuale che di squadra, protagonisti Kalinic, il giovane Chiesa, il Badelj del primo tempo e in parte Ilicic e Tatarusanu. Discutibile, invece, la prestazione della squadra che ha patito in modo quasi imbarazzante l’insufficienza della difesa, o del modo di difendere. Alla fine del primo tempo il doppio vantaggio della Fiorentina sembrava addirittura sproporzionato rispetto alla prova di squadra dei viola, ma si sa quanto contino, anche nel calcio ossessionato dal collettivo, le qualità individuali come quelle di Kalinic e di Chiesa junior contro il quale Peluso ha perso il confronto diretto. Rimane, anche nella giornata vittoriosa, la perplessità sul valore dei terzini sudamericani e soprattutto sulla difesa a tre che mette in difficoltà Salcedo e che ha un Gonzalo inferiore al solito. Si ha sempre l’impressione che la Fiorentina giochi in maniera un po’ eccentrica, perché attacca meglio in contropiede, ma sembra non saperlo, visto che il contropiede deve essere garantito da una buona disposizione difensiva da cui nasce e si materializza la replica. Invece la Fiorentina gioca scoperta sui lati, dov’è, per giunta, debole nel piazzamento e nelle individualità. Uscire senza i tre punti da questa partita contro una squadra che perdeva pezzi sarebbe stato uno scivolone, più che un passo falso. Ma è andata bene, e tanto basta.