Tra Bassilichi e CartaSì siglato il primo accordo
Via libera al matrimonio tra il gigante dei pagamenti elettronici e il gruppo fiorentino
Dopo quasi due anni di lavoro e di limature, con gli ultimi mesi ancora più focalizzati sul passaggio strategico, il gruppo Bassilichi ha definito le operazioni per il riassetto e per quello che l’azienda fiorentina considera un importante salto di qualità. Bassilichi passa all’Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi), con una operazione industriale che attribuisce all’azienda fiorentina un valore di circa 230 milioni di euro, e che prevede che Marco e Leonardo Bassilichi diventino azionisti di Icbpi, ricomprando un «pezzo» della società che nascerà entro il primo trimestre del 2017. La sede del gruppo Bassilichi resterà in Toscana e il matrimonio tra CartaSì, la principale azienda dell’istituto delle banche popolari e i servizi di pagamento gestiti da Bassilichi permetterà di fare massa critica, ampliare l’offerta, specializzandosi ulteriormente in questo segmento di mercato in un contesto difficile come quello italiano, soprattutto nel settore bancario.
L’operazione del gruppo Bassilichi prevede anche la nascita di una seconda azienda, con i medesimi obiettivi di specializzazione, crescita ed ingresso in nuovi mercati. Vi confluiranno Fruendo, la joint-venture tra Bassilichi (60%) e Accenture (40%) nel campo del back office, e Abs technology, azienda della gruppo fiorentino attiva nel campo della sicurezza, e questo nuovo polo toscano del settore che avrà i fratelli Marco e Leonardo Bassilichi come azionisti di riferimento, insieme a Icbpi e a Banca Mps. Da una parte quindi i servizi a pagamento, dall’altra il back office, con prospettive di crescita che, secondo gli attori dell’operazione, sono maggiori di quelle che avrebbero i due settori uniti nella stessa azienda e che permettono di guardare avanti, anche verso nuove tecnologie. Le due operazioni presto saranno presentate al mercato e intanto gli addetti ai lavori sottolineano la valorizzazione del gruppo Bassilichi e la riuscita di un piano a cui si lavorava da tempo e che evita anche possibile concorrenza tra i due gruppi. Nel 2015 Bassilichi ha impiegato 2.165 dipendenti, con ricavi per 273 milioni ed utili per 3 milioni, frutto dei tre settori pagamenti elettronici, servizi business e sicurezza, con centri in tutta Italia (con due sedi principali a Firenze e Siena, ha filiali e centri di competenza ad Abbiategrasso (Milano), Bologna, Lecce, Mantova, Milano, Padova, Palermo, Roma, Sassari e, all’estero a Belgrado, ed investimenti per 25 milioni di euro.
Il Gruppo Icbpi nel 2015 contava 1.913 dipendenti ed ha chiuso il bilancio con ricavi per 620 milioni ed utili per 63 milioni di euro e nel suo profilo si legge: «L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane è la capogruppo del Gruppo bancario che fornisce servizi e infrastrutture, per la competitività e la crescita di banche, istituzioni finanziarie e assicurative, pubblica amministrazione. Icbpi è specializzata nella gestione dei servizi di pagamento elettronico e di servizi si sicurezza».