Europa, pericolo tedesco Dall’urna esce l’altro Borussia
Il Moenchengladbach giocherà in casa l’andata (16 febbraio). Rogg: sarà dura
Spingendosi in un parallelo ambizioso, stadio a parte, i prossimi avversari in Europa League potrebbero persino rappresentare la «Fiorentina di Germania». Dall’urna di Nyon è venuta fuori la pallina con i tedeschi del Borussia Moenchengladbach, che affronteranno il 16 febbraio (alle 19) in trasferta e una settimana più tardi (alle 21) al Franchi.
Un sorteggio non così favorevole, almeno a giudicare dalle previsioni che inserivano il Borussia (vecchia squadra dell’ex viola Effenberg) nel gruppo delle squadre più insidiose delle non teste di serie. Ma, al tempo stesso, anche una buonissima opportunità per confrontarsi con una realtà non così lontana dalla Fiorentina. Perché se i tedeschi sotto il profilo degli impianti sportivi restano inarrivabili, e il Borussia Park (54 mila posti a sedere) è l’ennesimo stadio in cui i fiorentini sogneranno a occhi aperti sospirando al pensiero del nuovo stadio viola, per quanto riguarda il valore tecnico la differenza potrebbe essere relativa. A patto che non tragga troppo in inganno il ritardo con il quale il Borussia sta viaggiando in campionato, visto il dodicesimo posto e i soli 16 punti fin qui collezionati.
Al di là del valore complessivo delle squadre tedesche, trattasi di squadra giovane dall’età media inferiore ai 25 anni e di gruppo reduce da più di un’esperienza in Champions League, a cominciare da quella nel girone appena concluso, nel quale si è classificata terza. Nella passata edizione, per esempio, i tedeschi furono capaci di pareggiare in entrambe le gare contro la Juventus. Negli ultimi anni poi il Borussia si è piazzato prima terzo e poi quarto in Bundesliga e soltanto ultimamente ha accusato un calo, un po’ come capitato ai viola dopo l’era Prandelli. Tra i singoli, i più attenti ricorderanno il portiere svizzero Sommer a lungo rincorso da Pradè, mentre in difesa c’è il nazionale danese Christensen (ex Chelsea). A centrocampo c’è invece il gioiello più prezioso, il siriano naturalizzato tedesco Dahoud, mentre l’attacco è affidato al brasiliano Raffael. Il Borussia è stato definito semplicemente «A German team» (per la difficoltà nello scrivere Mönchengladbach) da un pub scozzese in occasione di una gara contro il Celtic, tanto che nel ritorno di quel match tutta la società tedesca si è prestata volentieri allo scherzo con migliaia di sciarpe e gadget che hanno colorato lo stadio.
Un aspetto, quello del nome, che ha commentato anche il consigliere viola Sandro Mencucci: «A Firenze si fatica a pronunciare il nostro avversario — ha detto subito dopo il sorteggio — loro hanno una grande tifoseria, alla Fiorentina servono sfide di questo tipo, perché più il traguardo è difficile più ci compattiamo. Siamo moderatamente soddisfatti, fare bene in Europa è uno dei nostri obiettivi». Una tesi condivisa anche dall’altro rappresentante della Fiorentina a Nyon, il dg Andrea Rogg: «Sarà una partita stimolante, contro una formazione che arriva dalla Champions. Possiamo dire la nostra, la nostra ambizione è andare avanti».