Corriere Fiorentino

Nuova Fortezza al rallentato­re

Gli effetti paradossal­i di due riforme (pubblica amministra­zione e appalti) Bassilichi: «Tutto più complicato, ma andiamo avanti». Lavori nel 2018?

- Marzio Fatucchi

Il presidente «Speriamo di poter sovrapporr­e i tempi delle procedure e non perdere altro tempo»

Il progetto di restauro, recupero e riorganizz­azione della Fortezza partirà, se tutto andrà bene, nel 2018, con un ritardo di un anno e mezzo rispetto ai primi annunci. A complicare l’operazione, considerat­a essenziale per il polo fieristico fiorentino, due riforme e qualche ritardo. Il ritardo in realtà è di pochi giorni, una ventina: ma è bastato per far saltare il gioco ad incastri che vede coinvolti, nell’operazione, tre enti locali, la Camera di Commercio e Firenze Fiera. Sono infatti due riforme a obbligare il «player» dell’operazione, la Camera di Commercio, a rivedere i tempi.

Il fulcro dell’intervento, infatti, era il finanziame­nto che arrivava dalla Camera presieduta da Leonardo Bassilichi. Lanciato nel 2015, prevedeva l’uso dei proventi della vendita di alcune proprietà per fare da «volano» ad un progetto stimato intorno ai 100 milioni di euro. La Camera, che ha ricevuto circa 70 milioni di euro per la vendita dell’ex Borsa merci, avrebbe investito gran parte di quella cifra nell’acquisto di parte della proprietà della Fortezza da Regione, Città metropolit­ana e Comune di Firenze. Soldi che gli altri comproprie­tari avrebbero usato per riqualific­are la Fortezza e farne un centro fiere-congressi di miglior qualità. Il Comune avrebbe pensato alla progettazi­one definitiva , avrebbe fatto da stazione appaltante (gara a gennaio prossimo), il progetto esecutivo l’avrebbe pagato la Camera di commercio. In un primo momento, tutti volevano correre in vista di un G7 a Firenze. Poi, si è capito che si poteva smettere di correre, l’evento internazio­nale non si sarebbe fatto qua. Altra deadline: il progetto definitivo sarebbe stato fatto entro il 31 dicembre prossimo. Ma ecco le riforme.

La prima è stata quella del Codice degli appalti che, per una gara così «pesante» (di livello europeo), richiede una progettazi­one esecutiva. E quindi niente gara a gennaio. Ma l’altro problema è arrivato dalla riforma delle Camera di commercio, approvata dal ministro Madia una settimana fa e pubblicata il giorno dopo: prevede che la Camera non possa usare i propri fondi, di quella entità, «liberament­e», ma debba passare dal ministero dello sviluppo economico, guidato da Carlo Calenda (noto per non avere una grande passione per le Fiere). Altri mesi di tempo, quindi, per far partire l’operazione. E senza quel passaggio, la Camera non può acquisire la parte di proprietà della Fortezza ed erogare i fondi che consentono la gara. Un gatto che si morde la coda e che, a detta di molti tecnici, non consentirà di vedere la fine delle sole procedure prima del 2017: se tutto andrà bene, i lavori potrebbero partire solo nel 2018. Sempre che non arrivi un’altra riforma, è la battuta che fanno in tanti in Regione e Comune. «L’operazione è evidente che si complica — conferma il presidente Bassilichi, che però prova ad essere ottimista — Il progetto definitivo fatto dal Comune arriverà entro il 31 dicembre, poi speriamo di sovrapporr­e i tempi delle procedure e non perdere troppo tempo». Anche perché, secondo Bassilichi, «io non credo che ci siano problemi al Ministero dello sviluppo economico, quello del Tesoro aveva già dato l’ok». Ma in questa fase complicata della vita politica, si può solo fare una cosa: aspettare.

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 ??  ?? Nel maggio 2015, Bassilichi lancia l’idea per la Fortezza
Nel maggio 2015, Bassilichi lancia l’idea per la Fortezza
 ??  ?? Previsto il riutilizzo anche della «mura» della Fortezza
Previsto il riutilizzo anche della «mura» della Fortezza
 ??  ?? Uno dei rendering del progetto per riqualific­are la Fortezza
Uno dei rendering del progetto per riqualific­are la Fortezza

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