Corriere Fiorentino

Lo shopping natalizio? Senza i vigili

Sabato, a una settimana dalle feste, sciopero della municipale e rischio caos. Il Comune: ripensatec­i

- Marzio Fatucchi

Sabato senza vigili a Firenze. Comincerà senza agenti in strada l’ultimo weekend prima di Natale. Le Rsu, le rappresent­anze sindacali unitarie, hanno indetto una giornata di sciopero. Anzi, i giorni di sciopero — deciso 14 giorni fa — erano due. Ma la Prefettura ha contestato i tempi di indizione, troppo ravvicinat­i per una protesta così forte. Così, o rinviavano la due giorni di sciopero, o ne facevano solo uno. E i sindacati hanno deciso per lo sciopero nel weekend dello shopping pre natalizio. È una nuova tappa di uno scontro che va avanti da mesi. E che prosegue anche se Palazzo Vecchio ha già dato il via alla riorganizz­azione del corpo, firmata dall’ormai ex Comandante Marco Andrea Seniga. Una decisione presa dalla giunta Nardella dopo che era stato raggiunto un accordo, firmato dalle Rsu ma poi bocciato dall’assemblea dei lavoratori. Lo sciopero nasce dall’intenzione di far recedere il Comune dalla riorganizz­azione, anche se appare molto improbabil­e: la scelta di toccare l’età limite per i servizi in strada ed altre regole sugli «inidonei» al servizio rimandati in servizio in strada era fondamenta­le, secondo il sindaco Dario Nardella, per portare altri 100 agenti fuori dagli uffici. A fronte di questo, l’amministra­zione ha proposto altre 50 assunzioni, l’acquisto di nuovi mezzi e si è detta disponibil­e anche a ripartire con la trattativa per la parte economica. Solo che fino a che l’agitazione sindacale rimane aperta, Palazzo Vecchio non apre il tavolo su salario accessorio e indennità varie. «La vertenza va avanti da mesi, da marzo dell’anno scorso. E continuiam­o. Volevamo scioperare per 48 ore, la commission­e di garanzia ci ha contestato questa scelta e per evitare sanzioni pecuniarie abbiamo ridotto a 24 ore lo sciopero», spiega Mauro Comi delle Rsu-Cgil. Ma la riorganizz­azione è già partita. Come è andata? «Domandatel­o a loro, a noi non pare bene — risponde Comi — Esattament­e come successo in passato, con l’allora comandante Antonella Manzione, sono stati solo distrutti reparti e non è arrivato nessun vantaggio. Proseguano con l’arroganza e vediamo dove si va a finire: c’è già una analisi fatta dall’amministra­zione sullo stress da lavoro correlato con dati negativi in metà dei gruppi studiati». Un muro contro muro che non convince Palazzo Vecchio. «Siamo amareggiat­i per questo nuovo sciopero — dice Gianassi — abbiamo da tempo presentato una visione organica e innovativa nell’interesse del servizio in città e della polizia municipale. Le nuove regole sono già in vigore, le assunzioni in atto e i mezzi stanno arrivando. Restiamo disponibil­i, nell’ambito della revisione del contratto, a introdurre elementi di premialità per gli agenti che stanno in strada. Per realizzare questo accordo occorre dialogo. L’invito è quello di ritirare lo stato di agitazione che non produce risultati per gli agenti».

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L’assessore Gianassi

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