Antognoni, l’emozione di un ritorno: «Sarò il jolly di Della Valle»
L’«Unico 10» commosso alla festa con gli sponsor: «Una serata speciale»
Tra il viale Europa e la Leopolda ci sono pochi chilometri di distanza, in bicicletta ci si arriva al massimo in un quarto d’ora. A Giancarlo Antognoni ci sono invece voluti quasi sedici anni per compiere un tragitto e sanare finalmente una ferita che non era solo sua, ma di tutta la città. Era infatti il febbraio 2001 quando in un albergo a Firenze Sud venivano annunciate le prime e uniche dimissioni di massa della storia viola: Terim, Di Gennaro, Pazzagli e lui, l’unico che mai e poi mai se ne se ne sarebbe dovuto andare.
Martedì sera, durante la festa degli sponsor, c’è stato il ritorno a casa, anche se ancora non si può dire ufficialmente per via dell’impegno con la Federcalcio che scadrà a fine anno. La situazione si è sbloccata lo Giancarlo Antognoni con la moglie Rita all’ingresso del gala natalizio viola scorso 28 agosto, come rivela in un retroscena l’amico fraterno Ciccio Graziani. «Ero negli Stati Uniti e non potevo partecipare alla festa per i 90 anni. Ad un certo punto suona il cellulare ed era Giancarlo. Mi passa prima Bertoni e Passarella e poi mi dice che ha una cosa molto bella da annunciarmi, ma che me ne avrebbe parlato a voce e lì ho capito tutto». Era dunque tutto pronto e mancava solo l’annuncio, dato ufficiosamente da Andrea Della Valle, dopo aver visto le immagini più suggestive di quindici anni di carriera.
Sul palco Antognoni ha un po’ scherzato e un po’ fatto il padre nobile con i suoi discendenti, poi scendendo ha abbracciato Sousa di cui è un convinto ammiratore. Inevitabile il seguito sui social, dal cuore viola della signora Rita, che si è emozionata quando il marito è salito sul palco, fino alla frase dell’unico dieci: «Questa sera per me è davvero una grande serata , bella, speciale, e voglio dire: grazie Fiorentina». È un ritorno che tutti aspettavano, ma in cui pochi ormai credevano. Passano i decenni e non sbiadisce mai l’immagine di un campione che non ha tradito in un epoca in cui era certamente più facile essere fedeli, ma neanche così scontato come parrebbe oggi.
«Tornare — ha detto ancora ieri Antognoni a Lady Radio — è una gioia immensa, sono riconoscente ai Della Valle. Il mio ruolo? Rappresenterò il presidente a 360° e poi si vedrà, sarò il jolly. Sousa lo conoscevo già quando giocava e non ci saranno assolutamente problemi. Se dovesse chiedermi qualcosa io gli risponderò. La squadra in questo momento sta ottenendo buoni risultati, penso che sia un fine anno piacevole. Chiesa? Federico lo conosco bene, è stato convocato spesso nelle Nazionali giovanili. Sousa ha avuto fiducia e lui sta confermando il suo valore».