Così i residenti vorrebbero il Carmine Ma il Comune dice no
«Chiusa la vicenda del parcheggio in piazza del Carmine, come si riqualifica?». È la domanda che si sono fatti circa ottanta residenti dell’Oltrarno che, sette mesi fa, hanno iniziato un percorso partecipato con alcuni docenti di Architettura per ripensare la piazza e San Frediano. E ieri mattina, nella chiesa di Santa Monaca, sono stati presentati i risultati. Dalla fotografia del rione emerge che ci sono pochi anziani e giovanissimi, molti diplomati e laureati, tantissimi alberghi, ristoranti ed esercizi commerciali trasformati, come il formo diventato panineria, e 349 AirBnB sui 5000 presenti in tutta Firenze.
I risultati, per i residenti, mostrerebbero un turismo insostenibile. Servono cambiamenti a San Frediano, dicono. Ztl 24 ore su 24 con navette elettriche per il centro storico, le piazze storiche dell’Oltrarno collegate pedonalmente, la tramvia tra piazza Paolo Uccello e Porta Romana e nuovi parcheggi fuori dall’area Unesco sono le principali proposte. Per piazza del Carmine alberi, panchine, una fontana e una pavimentazione minimale con un dislivello per agevolare la visuale sulla chiesa e al centro un’opera d’arte, con spazi di manovra e sosta per le auto»
«Le proposte sono state inviate al sindaco e al quartiere», fanno sapere residenti e docenti che rischiano però di essere arrivati in ritardo. «L’Amministrazione sta portando avanti un piano di recupero di piazza del Carmine, piazza Verzaia e piazza dei Nerli», aveva detto martedì l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replicando a un’interrogazione della consigliera Miriam Amato (Alternativa Libera). E anche la progettazione di piazza del Carmine è ormai conclusa e i lavori inizieranno entro fine marzo: «Non si possono rimettere in discussione progetti discussi da tempo — aveva detto Giorgetti — in questo modo non si riqualifica la città ma la si condanna all’abbandono».