Corriere Fiorentino

MONDO PRESEPI IL PANDA E IL BAMBINO

Cinesi, israeliani, russi, africani: Enrico Pacconi ne ha più di centosessa­nta che mostra a tutti durante le feste. Una collezione curiosa e una passione iniziata a Napoli negli anni ‘60. «L’ambientazi­one la creo con mio figlio»

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Tutti hanno in mente Natale in casa Cupiello quando Luca (Edoardo De Filippo) si scontra con il figlio Tommasino, reo di rispondere negativame­nte, e con stizzita protervia, alla domanda: «Te piace ‘o presepe?»; scena che forse si ripete ancora in molte famiglie; ma certamente non a casa Pacconi, dove Enrico, il padre, possiede una notevole collezione di presepi, ben 160, provenient­i da ogni angolo del mondo. Una passione iniziata negli anni Sessanta, proprio a Napoli, il giorno che Enrico si è trovato di fronte al fatidico «numero uno»: «Un presepe così bello — ci racconta — da lasciare senza fiato, con le statue in cartapesta alte cinquanta centimetri, ho “dovuto” comprarlo, e da quel giorno è cominciato il mio innamorame­nto per la rappresent­azione della Natività. Ho iniziato a mettere da parte le statuette, sempre di più, fino ad arrivare alla collezione odierna».

Mentre parla Pacconi sembra illuminars­i e descrive con dovizia di particolar­i i pezzi di maggiore pregio. «Tra i più importanti – prosegue – ci sono un piatto costruito da uno scultore meneghino, una pietra che si illumina e in controluce appaiono Giuseppe, Maria e il Bambinello, o un presepe ricavato dalla pietra lavica delle isole Eolie». In un susseguirs­i di stupore in questa mostra di presepi – che si trova in un suo fondo in via Pinelli ad Abbadia San Salvatore, ingresso libero — si possono osservare componimen­ti in oro, argento, onice rosa e cristallo di Boemia, provenient­i da tutta Italia (come il pugliese, con i trulli al posto della grotta), ma non solo. «I più curiosi — garantisce Pacconi — arrivano da paesi esotici, o molto distanti. Come una rappresent­azione africana composta da statuette di ebano, o una natività russa che somiglia a una Matrioska, o ancora un modello provenient­e da Israele e ricavato da legno di ulivo e un altro delle Maldive costruito in una grande conchiglia».

Altra curiosità riguarda i vestiti indossati dai personaggi, che spesso rispecchia­no gli indumenti del paese di origine. «Non solo — stavolta prende la parola Giorgio, il figlio — In molti casi al posto del bue e

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Da sapere Ad Abbadia San Salvatore si possono ammirare delle Natività provenient­i da tutto il mondo Le colleziona Enrico Pacconi e le mette in mostra durante le feste ad ingresso libero (Nella foto: la Natività cinese con i due panda al posto del bue e...

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